Adriano Pessina, ordinario di Filosofia Morale del’Università Cattolica del Sacro Cuore e docente di Bioetica, è molto chiaro sulla sentenza della Corte costituzionale che depenalizza l'aiuto al suicidio in alcuni casi: «Soltanto una battaglia ideologica può celebrare il suicidio assistito come una conquista e non come una sconfitta, della medicina, della solidarietà e, a mio avviso, dello stato di diritto che non può anteporre una decisione individuale a un dovere collettivo che vieta qualsiasi cooperazione alla morte altrui». Legalizzare tutto ciò significherebbe schiacciare una volta per tutte i diritti dei più deboli ed accompagnarli ad un vero e proprio sterminio.
Fonte: Vita.it