Le tradizionali bancarelle di piazza Navona sono state sostituite da stand politicamente molto corretti tenuti da diverse onlus: Sant’Egidio, Croce Rossa, Mezzaluna islamica, Gay Center, Emergency, Unicef...
L’elenco completo delle associazioni autorizzate ad allestire stand ricreativi per i bambini romani si può leggere dappertutto sul web (da Giornalettismo a Il Tempo, da Il Giornale a Dagospia).
Sarà colpa di “mafia Capitale”, sarà colpa della famiglia Tredicine, sarà solo una coincidenza... Per le famiglie romane la tradizionale passeggiata a piazza Navona, per “vedere la Befana... o per lo meno far vedere alla Befana che siamo buoni, se no ci porta il carbone“, quest’anno ha un sapore del tutto particolare.
Nonostante il repulisti, la piazza è il classico suk abusivo cui ormai nelle nostre città d’arte siamo abituati: invasa dai soliti venditori ambulanti di roba cinese e taroccata che scappano quando per ipotesi dovessero apparire le forze dell’ordine (evento quanto mai improbabile).
Gigi Proietti, su Repubblica.it, si è lamentato: “Mi dispiace molto che sono sparite le bancarelle di piazza Navona: andare a comprare le statuine per il presepe mangiando lo zucchero filato era una delle poche tradizioni rimaste a Roma e ora ce l’hanno tolta... E che facciamo? Per evitare problemi di corruzione [o per farci insegnare la solidarietà – dal Gay Center – ndr], mannamo via la Befana? Così si perde il senso di una festa, il calore. Certo le regole vanno rispettate, ma le regole devono anche consentire di poter continuare una tradizione ormai centenaria. Altrimenti tutto diventa soltanto una punizione e alla fine a rimetterci sono i cittadini, le famiglie e i bambini“.
Male, Proietti, male: bisogna che anche lui impari a tenersi al passo coi tempi e cedere spazio alle nuove mode arcobaleno...
Certamente le famiglie romane che volessero riorganizzare le statuine del presepe, comprare la “lampadina per fare un po’ di fuoco a Gesù Bambino”, o una “fontanella con l’acqua vera” per abbeverare le pecore o i cammelli dei Re Magi, non troveranno “tutto a Piazza Navona”, come ogni anno.
La Befana è sempre stata vecchia, con le scarpe rotte, mal vestita: probabilmente si è presa una polmonite ed è morta.
A portare i regali ai bimbi buoni e il carbone a quelli cattivi, giù per il camino, scenderà Gino Strada o qualche attivista del Gay Center.
Redazione