08/05/2015

Gender – braccio di ferro: chi lo introduce nel ddl scuola chi lo vuole fermare

Tempi espone i fatti, a proposito di gender a scuola, in modo conciso essenziale e preciso.

Basta il titolo: Il PD approva un emendamento per introdurlo a scuola, le associazioni presentano firme per fermarlo. 

Riportiamo i punti essenziali della questione e la dichiarazione in proposito di Gigli, Presidente del MPV.

“... Il 3 maggio Giovanna Martelli, consigliere del presidente del Consiglio Matteo Renzi sulle Pari opportunità, ha proposto un emendamento, sottoscritto da tutto il Pd, che è stato approvato dalla VII commissione della Camera. In esso si chiede che nel pianto triennale dell’offerta formativa si assicuri «l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità di genere, la prevenzione delle violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle relative tematiche». All’apparenza nulla di grave, se non fosse che tutti sappiamo a cosa si miri con questi escamotage linguistici.

Intanto, come detto, sono state consegnate al presidente Sergio Mattarella le oltre 180 mila firme che 41 associazioni hanno raccolto per chiedere di fermare l’infiltrazione dell’ideologia genere nelle scuole italiane.... Dopo Mattarella, le firme saranno presentato a Renzi e al ministro Stefania Giannini.

BludentalGian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita, si è detto preoccupato per la «penetrazione dell’ideologia del gender» nella scuola. Un’ideologia, ha dichiarato Gigli ricordando le parole di papa Francesco, che è «un’autentica opera di subdola colonizzazione culturale portata avanti anche da organismi pubblici quali l’Unar. Una logica che ritroviamo anche in iniziative legislative come la cosiddetta legge “anti-omofobia” e quella sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso».

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