14/05/2018

Ginecologo irlandese: noi tuteliamo la vita

Mancano meno di due settimane al referendum irlandese in materia di aborto:

ecco perché è importante tutelare il diritto alla vita di mamma e figlio

Il 25 maggio gli irlandesi sono chiamati ad esprimersi sul mantenimento o l’abrogazione dell’articolo 40.3.3 della Costituzione che riconosce l’uguale diritto alla vita per la madre e il bimbo non nato.

L’Articolo, conosciuto come Ottavo Emendamento, recita: «Lo Stato riconosce il diritto alla vita del nascituro e, con dovuto riguardo all’uguale diritto alla vita della madre, garantisce, tramite le sue leggi il rispetto e, ove riconosciuto, la difesa e la rivendicazione di tale diritto».

Qualcuno ha deciso di invadere anche l’Irlanda con il diritto ad uccidere con l’aborto un bambino, abbattendo così l’ultimo baluardo che era invece segno di una società civile: la tutela del diritto alla vita di tutti.

In che mondo contraddittorio viviamo! È come se si volesse tutelare la vita della mamma votando per la morte del suo bambino.

Chi desidera rimettere in discussione questo Emendamento adduce come pretesto la mancata tutela al diritto a tutte le cure per le mamme. Eppure, leggendo sul sito LifeSiteNews, il medico Trevor Hayes, nominato dalla rivista Maternità e Infanzia ginecologo dell’anno nel 2009 e nel 2013 afferma che «in molti anni della sua attività di medico l’Emendamento non gli ha mai impedito di fornire tutte le cure necessarie alle donne e di proteggerle totalmente» e denuncia apertamente coloro che affermano che i medici non possono intervenire per proteggere le donne. Si esprime nei loro confronti come colore che «non danno informazioni corrette al popolo irlandese e incutono inutili paure».

E continua dicendo che «in caso di abrogazione, si andrebbero a praticare il 99 per cento di aborti per i più vari motivi oppure per presunti motivi di salute psicologica. Questo è quello che è accaduto in altri Paesi...».

E a proposito dei pretesti che hanno portato altri Paesi, come anche il nostro, ad “esprimersi” a favore dell’aborto è interessante la lettura della storia della legge 194 (qui).

In tutto il mondo assistiamo quotidianamente a progetti che vanno a minare la famiglia e la vita. A che scopo? E siamo sicuri che sia veramente nell’interesse e per il bene della persona?

Le cliniche abortiste hanno tutto da guadagnare. E noi, come persone? Sicuramente con l’aborto andiamo a perdere vite umane preziose e indispensabili per la sopravvivenza dell’umanità!

Denise Biscossi

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