La sala Girardi del centro congressi Pime di Milano era gremita: quasi 250 persone hanno assistito al convegno tenutosi il 25 marzo "Custodire l'ambiente custodendo l'uomo". L'evento è stato organizzato in collaborazione da ProVita & Famiglia e La Nuova Bussola Quotidiana, una sinergia che avrà senz'altro occasione di dare altri ottimi frutti.
Si è trattato di un momento importante della campagna di ProVita & Famiglia sulla custodia del Creato che è stata presentata il 2 febbraio scorso con una conferenza stampa a Roma e che comprende la raccolta firme per una petizione al Governo affinché le politiche energetiche che verranno poste in essere siano a misura d'uomo, non dettate dall'ideologia catastrofista dominante all'UE, all'ONU e al Forum di Davos. I potenti del mondo chiedono assurdi e ingiusti "sacrifici umani", economici e sociali, per azzerare le emissioni di CO2, causa del riscaldamento globale che porterebbe a breve alla fine del mondo.
Lo scopo del convegno è stato quello di ascoltare la voce autorevole di alcuni rappresentanti degli scienziati che dissentono da questa narrazione catastrofista dominante e la smentiscono. Le cause del riscaldamento globale sono di ordine naturale (il sole, il magma che scorre sotto la crosta terrestre...) e l'aumento delle temperature non causerà certo la fine del mondo. Ma, soprattutto, l'idea di diminuire la CO2 nell'atmosfera attraverso la cosiddetta transizione energetica e le costosissime politiche ad essa connessa è pura follia: inutile e dispendiosa.
La CO2 non è causa del riscaldamento globale, ma è fonte di vita per le piante - e quindi per l'uomo.
E l'uomo non è certo il cancro del pianeta: a tal fine la prima parte del convegno è stata dedicata a SER Mons. Crepaldi, arcivescovo di Trieste e a padre Giorgio Carbone, OP , professore stabile di Bioetica, Antropologia Teologica e Teologia morale presso presso la Facoltà di Teologia di Bologna, che hanno offerto un'importante riflessione teologica sulla cura del Creato che Dio ha affidato all'uunica tra le sue creature formata a Sua immagine e somiglianza.
I loro interventi sono stati sugellati dal direttore de La Nuova Bussola Quotidiana, Riccardo Cascioli, che ha con sintesi mirabile spiegato le ideologie che hanno storicamente generato e si intrecciano con l'ambientalismo radicale.
Nei panel successivi, con sapienza e chiarezza, gli illustri professori Nicola Scafetta, Franco Battaglia, Uberto Crescenti, Ernesto Pedrocchi, Mario Giaccio, Alberto Prestininzi e Luigi Mariani, con l'ingegner Giovanni Brussato hanno mostrato, dati e grafici alla mano, le contraddizioni e gli errori degli scienziati catastrofisti dell'Ipcc (l'organismo intergovernativo creato dall'Onu), in materia di global warming, siccità, livello del mare, uragani, e ghiacciai. Hanno messo in guardia dall'ideologia ecologista - ambientalista che vorrebbe la deindustrializzazione della nostra società - anche nel campo dell'agricolura (il che produrrebbe solo povertà e fame nel mondo); hanno mostrato come le assurde politiche di transizione enmergetica che ci vanno imponendo convengano solo ed esclusivamente alla finanza internazionale e a quei dieci uommini più ricchi del mondo che speculando, creano denaro dal denaro, senza produrre nulla e sfruttando i finanziamenti milionari degli Stati per la "green economy".
I professori presenti e tutti gli altri aderenti alla Clintel (una fondazione internazionale creata allo scopo) sono probti a confrontare i loro studi e i loro calcoli con i colleghi dell'Iccp, ma ad oggi nessuno ha accettato il confronto - in un'aula universitaria. Essi vengono sisitematicamente censurati o bollati e tacitati come "negazionisti".
Il pubblico è stato attento e responsivo e ha posto domande stringenti e pertinenti cui i professori hanno risposto molto volentieri. Insomma, è stata davvero una giornata memorabile.
Qui il link per vedere la registrazione di tutti gli interventi.