22/12/2013

Il miracolo di Maria, bimba nata dalla madre in coma

Un giorno di fine agosto inizia la tragedia di Carolina Sepe, giovane sposa di Lauro, provincia di Avellino, colpita alla testa da un colpo di pistola di chi la voleva morta dopo averne ucciso il padre: la venticinquenne entra in un profondo coma, stato in cui vive tutt’ora.

Ma nello stesso giorno comincia anche la straordinaria avventura di Maria, la figlia di Carolina, nel grembo della mamma al momento della sparatoria, non ancora giunta al suo terzo mese di vita intrauterina: la sua mamma è in coma, senza i macchinari di sostegno in ospedale, non sarebbe in grado di fare nulla, nemmeno respirare. Maria, nome scelto dal padre Giampiero in omaggio alla Madonna, ha vissuto quattro mesi nel grembo di Carolina, sotto le cure ed i continui controlli dei medici del Cardarelli di Napoli che giovedì scorso l’hanno fatta nascere. Una bambina piccolina, al settimo mese dal concepimento, che pesa 1 chilo e 90 grammi e respira con il sondino ma che sta bene.

Secondo il Dott. Michele Caradente, il primario di neurochirurgia che si occupa di Carolina, “sarà il primo caso al mondo di una donna che arriva in coma con così poche settimane di gestazione” il cui corpo, colpito da un coma da ischemia cerebrale diffusa, porterà  a compimento una gravidanza.

O forse, meglio, dovremmo dire che la piccola Maria racchiude in sé la forza di una vita che vuole sbocciare e che si fa strada per iniziare quell’esistenza promessa sviluppando un’immensa energia e tenacia anche in una situazione di certo non tra le migliori.

La vita vuole vincere, la vita pretende di farsi spazio tra le disgrazie quotidiane.

Redazione

Leggi l’articolo sul portale web de Il Corriere della Sera.

 

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