Ancora una volta, un bambino innocente viene lasciato morire contro la volontà dei genitori. Il piccolo Midrar, di cui abbiamo recentemente parlato, sta continuando a crescere. Eppure, per i medici era "morto" già ad ottobre. Così leggiamo su La Nuova Bussola Quotidiana: «Fallita per la famiglia di Midrar Ali anche l’ultima via legale, con il ricorso respinto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al piccolo di 5 mesi, con una grave lesione cerebrale, sarà staccato il ventilatore dopo le 14 (le 15 in Italia)».
Ecco i frutti amari della cultura dell'eutanasia: crudeltà spacciate per compassione, dittatura spacciata per libertà, morte considerata "migliore interesse". Insomma, il trionfo della neolingua sulla libertà umana, per cui, direbbe Orwell, «La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza».
di Luca Scalise