Come si può approvare la morte di un innocente? Come si può ritenere un bene la sofferenza di una donna? Semplice: basta mentire, camuffare la realtà, edulcorarla. È ciò che fa chi dice che il bambino non nato è un grumo di cellule e chi presenta l’aborto come una conquista sociale.
È ciò che i legislatori statali stanno facendo nell’Illinois. Il nuovo disegno di legge del democratico Emanuel Welch, infatti, abrogherebbe l’Illinois Parental Notification of Abortion Act, una legge che non imponeva alcuna autorizzazione all’aborto di minorenni da parte di genitori o tutori, ma che semplicemente si limitava a informare questi ultimi 48 ore prima dell’aborto.
Così, i genitori, che fino al raggiungimento della maggiore età dei figli ne sono responsabili, oltre a essere tagliati fuori da una decisione così grave, come quella di mettere fine a una vita umana con una pratica che nuoce gravemente alla salute psichica e fisica di chi volontariamente abortisce, ora non hanno nemmeno il diritto di essere informati a riguardo. Praticamente, si cerca di mostrare l’eliminazione di tutti i “paletti” alla legalità dell’aborto come un ampliamento della libertà di chi abortisce, mentre in realtà, in questo modo, avviene l’esatto contrario.
Se non si può dire la verità su chi è che viene abortito (un bambino, un figlio, non un oggetto qualsiasi) come si può scegliere liberamente? Se non si possono mostrare a una donna le tante e valide alternative all’aborto, come può essere questa veramente “;libera”? Se in un momento di difficoltà si fatica a rivolgersi ai propri cari, pur avendone bisogno, specialmente data la giovane età, perché spingere ulteriormente i ragazzi ad allontanarsi dal contesto familiare?
Per non parlare del fatto che, come rileva Mary Kate Knorr, portavoce dell’Illinois Right to Life Action: «Se questa legge fosse abrogata, un abusatore potrebbe portare una giovane ragazza in una clinica per abortire senza che la sua famiglia lo sappia».
Insomma, si vuole abrogare una legge che tutela le ragazze pur di consentire l’aborto libero a tutti i costi. E tutto ciò sarebbe un “diritto fondamentale”… Riflettiamo!
Luca Scalise
Fonte: Life News