È certamente una Buona Notizia quella data dai media qualche giorno fa a proposito di una donna di 68 anni, Rosalba Giusti, che si è risvegliata dal coma dopo quattro anni.
Era stata operata per un aneurisma al Civico di Palermo.
I giornali ne hanno parlato come di un caso straordinario ed eccezionale: non è però così raro, infine, come molti possono credere. Pensate alla commovente storia di Salvatore Crisafulli, di Max Tresoldi, solo per citare i casi più famosi qui in Italia.
La sindrome del Locked In comporta che il paziente apparentemente è “un vegetale”, ma sente e comprende perfettamente tutto ciò che accade intorno a lui. La signora Rosalba ha memorizzato i nomi di tutti!
Ora l’attende la lunga e difficile battaglia per la riabilitazione: mancano le strutture e quelle che ci sono sono molto costose, per delle persone normali.
Può essere un investimento pubblico: nuovi posti di lavoro per il personale sanitario e tutto l’indotto che vive e commercia in relazione ad esso.
Pochi, purtroppo, spingono in questa direzione: molti – quelli più potenti mediaticamente ed economicamente – fanno propaganda all’eliminazione dei disabili. In Paesi “civili” come quelli del nord Europa tanti come Rosalba, Salvatore e Max sarebbero stati eliminati immediatamente. Troppi, all’estero, si sono svegliati giusto in tempo perché non fosse “staccata la spina” o – peggio – dato il via al prelievo degli organi...
Sarebbe davvero una Buona Notizia poter dire che si sono risvegliate anche le coscienze, su una questione di civiltà e di solidarietà come questa. È una Buona Notizia che potremo dare grazie all’impegno di ciascuno di voi, cari Lettori!
Redazione
Fonte: Palermo today
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