La Buona Notizia di oggi ci parla di rispetto e amore della vita, piccola e fragile.
E’ una buona notizia in un mondo in cui, di recente una donna canadese ha scelto di abortire il figlio bambino non ancora nato a 35 settimane (oltre l’ottavo mese di gravidanza!) dopo che i medici hanno diagnosticato anomalie scheletriche e il rischio di non poter camminare.
A Claire Holliday , incinta di Vinnie, è stato detto che il bambino aveva la sindrome del cuore sinistro ipoplasico a 20 settimane di gravidanza. Non sarebbe arrivato al termine della gestazione e , se fosse nato vivo, con solo la metà del cuore funzionante avrebbe avuto bisogno di un intervento chirurgico che dava poche speranze.
L’aborto è stata la prima scelta offerta a Claire e suo marito, Ben.
Ma essi hanno voluto dare al loro figlio una possibilità di vita.
Appena 48 ore dopo il parto, Vinnie ha subito un intervento chirurgico a cuore aperto. I chirurghi hanno operato il “ricablaggio” del cuore di Vinnie per consentire alla parte destra dell’organo di lavorare anche per la sinistra.
Hanno chiamato la procedura chirurgica un “cuore fatto a mano”.
I medici restano incerti su quanto tempo il bambino potrà vivere, ma i suoi genitori l’hanno finalmente portato a casa e pare che il piccolo se la stia cavando egregiamente.
La madre dice che vive giorno per giorno nel circolo d’amore meraviglioso che si è creato tra lei, il marito e Vinnie: non pensa al domani, ringrazia per l’oggi.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: LifeNews
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