La gravidanza inaspettata, per Summer e Jason, non è stata una buona notizia.
La scuola, il lavoro, i cavalli... tutti sogni e progetti che un bambino avrebbe di certo ostacolato. Per non parlare della reazione dei genitori di lei...
Volendo esser certi della gravidanza, si sono recati in una clinica Planned Parenthood.
Quando è stato il suo turno, non hanno voluto che Jason l’accompagnasse. Così, da sola, Summer, confermata la gravidanza di 7 settimane, si è trovata a dover decidere se tenere il bambino. I dubbi erano tanti, ma il personale di Planned Parenthood glieli ha tolti: il dottore le ha dato delle pillole e le ha spiegato come prenderle per “evitare l’aborto (chirurgico)”: non aveva altra scelta.
Dopo aver preso la prima pillola, però, Summer fu presa da una profonda tristezza: Lei e Jason hanno pianto per tutto il tragitto di ritorno a casa. Avevano capito di aver fatto il più grande errore della loro vita.
Jason ha chiamato la Planned Parenthood per chiedere se c’era qualcosa che potevano fare per fermare l’aborto. Ma la clinica ha detto che era troppo tardi e che se il bambino non fosse morto avrebbe avuto gravi difetti alla nascita.
Ma Summer non ha preso la seconda pillola. Ha cominciato comunque a stare male. Poi su internet hanno scoperto che esisteva un antidoto alla RU486 e pieni di speranza hanno provato: dosi massicce di progesterone e vitamine.
Dopo un paio di settimane e di dolori forti all’addome l’ecografia di controllo: «Il bambino è vivo!». E questa è stata davvero una buona notizia per i due giovani. A gennaio è nata Finley, una bimba, sana , meravigliosa. I genitori di Summer sono nonni felici e affettuosi. Summer e Jason appena possibile di sposeranno.
Per ulteriori informazioni sull’antidoto alla RU486 leggete qui e qui. I bambini salvati in questo modo dall’aborto sono quasi 180. E tutti sani e in piena salute.
Redazione
Fonte: LifeSiteNews
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