I legislatori honduregni hanno sancito una vittoria della vita sulla morte: hanno rifiutato di legalizzare l’aborto, nonostante le forti pressioni da parte degli “esperti” delle Nazioni Unite e delle lobby abortiste internazionali.
Il presidente honduregno Juan Orlando Hernández (nella foto) ha commentato il fallito tentativo di abrogare il divieto di aborto dicendo: «Solo Dio ha il diritto di prendere e dare la vita».
La scorsa settimana, con una votazione schiacciante a favore della vita (77 voti a favore, 5 contrari e 8 astensioni), il Parlamento ha espresso l’intenzione di mantenere la legge così com’è, e proteggere la vita in tutte le circostanze.
Il Partito Nazionale ha dichiarato ufficialmente: «Noi crediamo in Dio» e «noi amiamo e difendiamo la vita.» Anche il Partito Liberale ha preso la stessa posizione. Yuri Sabas, uno dei suoi leader, ha detto: «Siamo un partito pro-life».
I tentativi di legalizzare l’aborto in Honduras sono il frutto di una pressione internazionale senza precedenti. Gli organismi delle Nazioni Unite hanno preso di mira le leggi di quello che è uno Stato sovrano da più di un decennio.
Una pletora di comitati delle Nazioni Unite si sono avvicendati in Honduras per il “diritto all’aborto”, come parte dei “diritti umani” delle donne...
Non ci risulta un uguale impegno accanito a favore dei diritti umani (di donne e uomini), invece, nei confronti dell’ordinamento giuridico cinese o nord coreano.
Redazione
Fonte: CFam
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