Naomi e Matthew sono stati felici di scoprire di essere in attesa del loro quarto figlio. Già questa per loro è stata una Buona Notizia.
Purtroppo, però, a seguito dei controlli di routine hanno appreso che la loro bambina, con una possibilità su sette, aveva la Sindrome di Edwards, la trisomia 18.
Un’ecografia successiva ha mostrato che la bambina aveva molti difetti cerebrali e cardiaci, tipici della trisomia 18. La mutazione genetica è considerata “incompatibile con la vita” e i medici hanno senz’altro consigliato l’aborto.
Naomi e Matthew, però, si erano messi in contatto con altri genitori di bambini con la stessa patologia: molti medici sono vittime della deriva eugenetica di questa società e si rifiutano di aiutare le donne che vogliono portare avanti la gravidanza, in questi casi. Sicché i due hanno dovuto lottare parecchio per convincere i medici ad assisterli.
La piccola Eliana (che in ebraico significa: “Il mio Dio ha risposto”) poche settimane dopo è nata con parto cesareo d’urgenza: pesava poco più di un chilo. Ma a dispetto di tutte le previsioni, Eliana era viva! E continuava a vivere nonostante i gravissimi problemi cardiaci che aveva.
I medici hanno cominciato a premere affinché “la lasciassero andare”, che è il modo elegante e subdolo per suggerire l’abbandono terapeutico e quindi l’eutanasia.
Ma Naomi e Matthew non si sono dati per vinti e alla fine sono riusciti a trovare un medico a St. Louis disposto a operarla al cuore. In realtà il 90% dei bambini con trisomia 18 sopravvive alla chirurgia, ma nessuno lo dice: si fa prima ad ammazzarli. Il caso di Eliana, poi, era più complesso della media, ma invece Eliana è sopravvissuta, ancora una volta, contro ogni speranza.
E la bambina ora se la sta cavando molto bene e continua a crescere.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: Lifenews
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