Karen Raya, come tante giovani donne in circostanze difficili, si sentiva sola ed è stata presa dal panico quando ha scoperto di essere incinta del suo secondo figlio: ha solo 19 anni. E ha preso la RU 486 per abortire.
Ma una volta ingerita la prima delle due compresse assassine, se n’è amaramente pentita...
In preda all’angoscia, su internet ha trovato la speranza e poi la salvezza per la sua bambina. La linea verde che spiegava che esiste un antidoto al veleno della RU486.
Karen ha subito preso il progesterone necessario a invertire il processo abortivo e ora è entrata nel secondo trimestre di gravidanza: dalle indagini ecografiche risulta che la bambina sta bene e il pericolo è scampato.
“Ascoltare il suo battito cardiaco mi ha dato speranza gioia e forza“, ha detto la giovane madre.
Centinaia di altre mamme e neonati sono stati aiutati dal nuovo trattamento di inversione della pillola RU486. Il dottor George Delgado, che ha contribuito a sviluppare il trattamento ha detto che si sta aspettando la nascita del 300 ° bambino salvato: il 70% di quelle madri che hanno provato sono riuscite a fermare il processo abortivo.
Il telefono verde dedicato riceve da 100 a 150 chiamate al mese e finora l’antidoto alla Ru486 si è dimostrato sicuro ed efficace sia per la madri che per i bambini.
AbortionPillReversal.com si avvale di una rete di più di 300 medici di tutto il mondo che sono disposti ad aiutare le donne pentite d’aver preso la RU486.
Chiunque abbia preso la prima pillola e desideri interrompere l’aborto è invitato a visitare immediatamente www.abortionpillreversal.com .
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: LifeNews
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