La Buona Notizia di oggi ci mostra il coraggio di una madre che ha scelto di non abortire, ora è felicissima ed ha una bambina sana.
Un articolo di LifeNews, ci racconta la storia della gravidanza di Kamelia Walters e della nascita della sua piccola Kyla-Shae, una storia che non potremmo raccontare se Kamelia, ancora incinta, avesse dato ascolto ai consigli dei medici.
Quando nel gennaio del 2016 Kamelia fece la sua prima ecografia al St. George Hospital di Tooting, infatti, non ricevette affatto buone notizie da parte dei medici. Le fu detto che le ossa della bimba erano fratturate e che probabilmente la piccola era affetta da una Osteogenesi imperfetta del terzo tipo, o “Malattia delle ossa fragili”, una malattia genetica che provoca alcune fra le più gravi malformazioni fisiche.
Immediato e accorato, il consiglio dei medici alla donna era uno solo: abortire. Kamelia era spaventata da ciò a cui sarebbe andata incontro portando avanti quella gravidanza ma non pensò mai di togliere la vita alla sua piccola bambina.
Kyla-Shae è nata sanissima ed i suoi genitori erano pieni di gioia. La madre, però, ora è giustamente indignata nei confronti dei medici. Quegli uomini si sono permessi di consigliarle di uccidere sua figlia che non solo era in vita (e già questo dovrebbe bastare) ma era anche sana.
Come lei, anche tante altre madri hanno vissuto situazioni analoghe. Ne ricordiamo una in particolare, Courtney Baker, che scrisse una lettera al medico che le aveva consigliato di abortire sua figlia, affetta dalla sindrome di Down, per spiegargli quanto fosse preziosa la sua vita e quanto fosse sbagliato eliminarla.
Queste donne ci ricordano che la vita è sacra e non si tocca, quand’anche essa fosse malata, e che vale molto più il sorriso di un bambino che la diagnosi di un medico.
Luca Scalise
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