La più vasta campagna pro life d’Italia, lanciata da ProVita onlus in collaborazione con moltissime altre associazioni, sta avendo un successo enorme, superiore alle aspettative. E di qui a sabato le cose non possono che migliorare!
In occasione dei quarant’anni della legge 194 (22 maggio 1978) si è tornati a parlare di aborto e, nonostante le pressioni mediatiche allineate alla cultura di morte, il fatto che ben 100 province d’Italia – e molte più città! – siano state toccate dai camion vela con messaggi di valorizzazione della vita di ogni singola persona dimostra che il clima sta cambiando: la gente si sta rendendo conto dell’inganno mortifero della 194, che non tutela né il bambino, né la salute fisica e psicologica della donna.
Sit-in con il camion vela ProVita
Nelle varie città toccate dal camion pro life, i coordinatori locali stanno promuovendo dei momenti di “sosta” per consentire alle persone sostenitrici delle varie associazioni aderenti e ai simpatizzanti di fare delle foto tutti assieme.
Il sit-in è anche un’occasione adatta per convogliare i giornalisti, cui viene fornito del materiale di spiegazione della campagna nazionale, nonché della realtà dell’aborto.
Il riscontro mediatico locale (qui la rassegna stampa suddivisa per regioni, in continuo aggiornamento) è molto buono in alcune zone, meno in altre: è chiaro che il messaggio portato con la campagna di ProVita è scomodo, ma il contatto personale con le testate locali è determinante per sfatare i noti “luoghi comuni” sull’aborto e sulle persone che ne sono contrarie.
Camion vela imbrattati e pagine Facebook oscurate
Di fronte al grande successo della campagna promossa da ProVita è tuttavia doveroso sottolineare anche alcune problematiche emerse in questi giorni.
Per quanto riguarda direttamente i camion vela, sono ad oggi tre le città dove le immagini sono state rovinate dai sostenitori dell’aborto “libero, legale e sicuro”: a Benevento, a Monza e a Faenza.
Come si può vedere dalle foto, le frasi con cui i camion vela sono stati rovinati non fanno altro che ripetere slogan triti e ritriti o attaccare in maniera violenta: questa è l’unica risposta a una campagna che non ha altra finalità se non quella di sensibilizzare...
Oltre a questo, ci spiace dover annotare che la pagina nazionale Facebook delle Sentinelle in Piedi, che sta supportando in maniera convinta l’iniziativa di ProVita, è stata bloccata. Il motivo? Pare che al social non sia andata bene la pubblicazione di un’immagine legata al tema dell’aborto, considerata troppo “violenta” e non rispettosa degli “standard della comunità”. Così facendo, in sostanza, hanno avvalorato quanto i pro life dicono da anni: l’aborto è una violenza perpetrata nei confronti di innocenti!
La cartina d’Italia
Concludiamo quindi mostrandovi una cartina con segnati i capoluoghi toccati dal camion vela: il colpo d’occhio sull’Italia pro life è veramente stupefacente.
Alla fine della campagna mostreremo un’altra cartina, con evidenziati anche i centri minori toccati dai singoli camion vela, che in questi giorni si stanno muovendo lungo itinerari concordati.
Redazione