In un comunicato stampa, il Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità ha sottolineato il completo disinteresse mostrato dal Governo, nei confronti delle famiglie dei disabili, in varie situazioni e occasioni, riportandone anche alcune dichiarazioni ufficiali che poi, nei fatti, si sono rivelate mendaci.
“Prestiamo e continueremo a prestare massima attenzione alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando. Saremo sempre vicini ai loro bisogni, alle loro esigenze. Dobbiamo impegnarci. La situazione è critica. Il governo c'è, ma ciascuno deve fare la propria parte e tutti insieme riusciremo a superare questo momento difficile." Sono state infatti le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa durante la quale ha presentato l’ultimo Dpcm anti-Covid.
E invece, come sottolinea il Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità, “con la pandemia e il lockdown in particolare, le persone con disabilità sono state fra le persone meno rispettate nei loro diritti. E con loro, i caregiver familiari, colpevolmente dimenticati.” Ricordiamo, ad esempio, la manifestazione delle mamme caregiver, il 22 luglio scorso, a piazza Montecitorio, per accendere i riflettori sulle difficoltà che i genitori di figli disabili si sono trovati a vivere durante il lockdown e il cui scopo era quello di chiedere una legge che consentisse loro di portare avanti il compito a cui sono chiamati, con dignità, riconoscendone la preziosa funzione sociale.
Una delle mamme caregiver presente alla manifestazione aveva dichiarato in un’intervista rilasciata a Pro Vita & Famiglia: «Stiamo protestando perché alla commissione di lavori del Senato è incardinato un disegno di legge per il riconoscimento della nostra figura dal punto di vista legislativo. Ma questo disegno di legge, il 1461, non ci rappresenta, non ci dà dignità di vita e oggi è la scadenza che gli emendamenti delle forze politiche potevano presentare in commissione di lavori del Senato. Non abbiamo contezza di cosa sia stato fatto. In maniera trasversale come facciamo da mesi, abbiamo presentato a tutte le forze politiche la nostra idea di legge giusta».
Nel Comunicato del Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità viene inoltre sottolineato l’assenza di iniziative di sostegno nei confronti degli alunni con disabilità che, durante la pandemia, sono stati totalmente esclusi dalla didattica a distanza. Ora come ora, inoltre, in Italia, ci sarebbero circa 285 mila allievi disabili. Quest’anno, potrebbero essercene 10-15 mila di più, mentre nelle scuole pubbliche paritarie se ne contano circa 17.461. Inoltre, dallo scorso 14 Settembre il 59% di questi allievi, cioè 168.150, non ha più a disposizione il loro docente di sostegno. Non si tratta di un dettaglio ma di un fatto che va ad incidere gravemente su una situazione già a sua volta drammatica vissuta da questi ragazzi e dalle loro famiglie.
Infine, vanno ricordate le persone con disabilità presenti nelle RSA che, già durante la pandemia hanno dovuto vivere e affrontare la grave situazione della mancanza di dispositivi medico-chirurgici che le aiutasse a prevenire il contagio da Covid-19. Inoltre, lo scorso 25 settembre, è stato lanciato un appello, dalle associazioni di categoria lombarde che rappresentano le case di riposo e le strutture per i disabili, per denunciare la mancanza di aiuti economici dalla Regione Lombardia e dal Governo. Una situazione gravissima che sta portando queste strutture alla chiusura o, in alternativa, a limitare fortemente l’offerta a discapito di anziani, disabili e famiglie.
Inoltre, a fronte della stretta sul numero degli ospiti, che ha ridotto ovviamente anche di molto le entrate, le organizzazioni hanno dovuto aumentare le spese per adeguarsi alle nuove misure anti-contagio. A fronte, ovviamente, del calo dei guadagni. Insomma “il Governo c’è” ma, a quanto pare, fino ad ora, solo nelle intenzioni.