22/08/2017

La Heaton, contro l’aborto, un problema per le femministe

Patricia Heaton è un “problema” per le femministe che l’hanno definita “non professionale” in quanto si è esplicitamente schierata contro l’aborto, e da ultimo contro l’aborto eugenetico dei bambini con la sindrome di Down.

La Heaton, nota soprattutto per aver interpretato Debra Barone nella sit-com statunitense della CBS “Tutti amano Raymond” e per aver vinto un Emmy Award, è una delle star (in America è molto popolare) che ha il coraggio di schierarsi pubblicamente per la vita. Sappiamo bene che ce ne sono, e ogni tanto hanno il coraggio di fare outing.  E certamente, oggi come oggi, ci vuole molto più coraggio a parlare apertamente per la vita che a dichiararsi omosessuale...

Recentemente, un suo tweet  in risposta alla CBS che ha fatto un documentario in cui si mostra come l’Islanda abbia “eliminato la sindrome di Down” (vedete qui) ha suscitato parecchio clamore. La Heaton ha risposto al tweet “neolinguesco”della CBS: «L’Islanda non sta effettivamente eliminando la sindrome di Down. Stanno solo uccidendo tutti quelli che la hanno. Grande differenza».

Uno show del Daily Signal , “Women problematic“, che mette in evidenza l’ipocrisia della sinistra “femminista”,  sottolinea la reazione di Patricia Heaton alla notizia di CBS News che la sindrome di Down è “scomparsa” in Islanda , incoronandola “Donna problematica della settimana”.

E certamente è “un problema” quando qualcuno parla apertamente contro la cultura della morte, in uno qualsiasi dei suoi risvolti. Quando si tocca il campo delle fantasie sessuali, della natura e del contronatura, scende in campo la Gaystapo; quando si invoca la tutela del diritto alla vita e si condanna l’aborto entrano in campo le femministe, per le quali la Heaton è davvero un bel problema, dice lo show del Daily Signal.

Un bel sassolino nella scarpa del mainstream che tenta di farci il lavaggio del cervello siamo anche tutti noi, voci libere del web, e tutti voi, cari Lettori, che non accettate di sentire che dicono menzogne come “hanno eliminato la sindrome di Down“, quando in realtà hanno eliminato i bambini Down.

Chi lavora per curare davvero la sindrome di Down, sulla scia del grande Jerome Lejeune, lo fa cercando di isolare la causa genetica delle conseguenze del cromosoma in più (il ritardo mentale, i problemi cardiaci...). Ma sa benissimo che non si cura nessuna malattia uccidendo il malato. E non si risolvono le difficoltà delle persone Down, facendo con l’aborto strage di bambini nel grembo materno.

Redazione


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