La Hobby Lobby, una delle aziende americane leader nella vendita dei prodotti “fai da te”, dovrà pagare una multa di 1 milione e 300 dollari al giorno qualora si rifiutasse di non pagare l’aborto e la contraccezione ai propri dipendenti.
LA CHIESA CATTOLICA. È questa una delle molte cause sostenute contro il governo democratico dall’istituto legale Becket Fund for Religious Liberty. Cause nate dalla norma con cui il presidente ha stabilito che tutti gli enti, anche religiosi, devono pagare assicurazioni che includano la contraccezione e l’aborto ai propri dipendenti, fruitori o studenti. Scelta che ha portato la Chiesa cattolica e moltissimi altri esponenti religiosi e laici a condurre in questi mesi una battaglia pubblica contro la scelta di Obama.
PAGHERANNO 22 MILA PERSONE. La Backet Found ha fatto notare l’assurdità della difesa del governo e la famiglia Greens, proprietari della Hobby Lobby, hanno denunciato di lesione della libertà religiosa il governo. «Secondo il governo i proprietari della Hobby e Lobby hanno rinunciato alla propria libertà nel momento in cui hanno scelto di fare impresa, perciò non dovrebbero appellarsi ad essa», spiega un comunicato della Becket Fund for Religious Liberty che quantifica il danno causato dalle scelte presidenziali: «La famiglia Green ha iniziato la sua attività in un garage anni fa e ora ha 22 mila e 500 dipendenti in 500 negozi. Non solo, la Hobby Lobby è una delle poche compagnie che crea lavoro in un’economia stagnante. Infatti, la media salariale dei dipendenti della Hobby Lobby è del 80 per cento al di sopra del minimo salariale». La famiglia Green ha fatto sapere di aver scelto per motivi etici di ridurre le ore di lavoro medie e di tenere chiusa la propria attività la domenica, per permettere ai dipendenti di stare in famiglia e, allo stesso modo, di non volere pagare per atti contrari alla vita.
474 MILIONI DI MULTA. Ma una sconfitta contro il governo porterebbe l’azienda a chiudere o a pagare a discapito dei dipendenti: la multa giornaliera stabilita dal governo la priverebbe di più di 474 milioni di dollari all’anno. «Il che – dicono i legali – significherebbe il mantenimento di tutti gli occupati per 40 ore settimanali, pagandoli al minimo salariale».
di Benedetta Frigerio