In Australia il Nuovo Galles del Sud è a un passo dal diventare l'ultimo stato dell’intera nazione a legalizzare la morte assistita volontaria, dopo che negli scorsi due anni tutti gli altri stati del Paese hanno legalizzato l’eutanasia.
Un'inchiesta della Camera Alta (Senato) si è conclusa con la presentazione di un rapporto sulla controversa legge, evidenziando la volontà di istituire una norma che darebbe ai malati terminali, con previsione di vita di meno di 12 mesi, il diritto di anticipare la loro morte con l’eutanasia, così da far risparmiare fondi sanitari allo Stato.
Il deputato laburista Adam Searle, che ha presentato il disegno di legge alla Camera Alta, terrà il suo discorso in seconda lettura a sostegno della legge nei prossimi giorni e ha già anticipato i contenuti principali della proposta: «Si tratta di prevenire sofferenze evitabili per coloro che stanno morendo dando loro controllo e scelta». In poche parole, come sempre accade da parte di promotori dell’uccisione del malato, per evitarne la sofferenza lo si invita a uccidersi o farsi uccidere.
Il disegno di legge sarà discusso dunque alla fine di marzo, ma fortunatamente non è per nulla certo che possa venire approvato, tant’è che già diversi deputati liberali e laburisti hanno apertamente dichiarato la propria contrarietà, affermando che la proposta non è sicura e non dovrebbe essere nemmeno discussa. Come già accaduto in passato, anche stavolta si è arrivati a questa proposta, come detto, tramite un’inchiesta che ha interessato una consultazione popolare e di esperti. L’esito della ricerca presentata al Senato afferma che il 70 per cento degli intervistati ha sostenuto la proposta di legge e il 30 per cento si è opposto.
Il movimento pro-eutanasia ‘Dying with Dignity’ chiede una approvazione d’urgenza, diversi movimenti pro life, invece, ne chiedono la sonora bocciatura. Il disegno di legge era già stato approvato dalla Camera lo scorso anno con ben 20 voti di maggioranza. Con l’eventuale approvazione di una legge del genere anche nel Nuovo Galles del Sud, non c’è dubbio che il prossimo esecutivo nazionale prenderà atto della presenza di leggi pro-eutanasia in tutti gli Stati e dunque proporrà una legislazione uniforme e a carattere nazionale, quindi ancor più difficile da scardinare per salvare tante vite umane.