E’ stata depositata nei giorni scorsi una proposta di legge, all’interno della Regione Lazio, che intende istituire il “fattore famiglia”: si tratta di una serie di provvedimenti integrativi che danno accesso a servizi più ampi destinati alle famiglie.
La sperimentazione, che partirà previa approvazione nei prossimi anni, riguarderà in particolar modo trasporti e centri estivi, due settori “sensibili” per i nuclei familiari che garantiscono una maggiore governabilità della stessa procedura, sia per quanto riguarda il budget messo a disposizione, sia per quanto riguarda proprio l’organizzazione.
La proposta va dunque ad integrare quello che è l’ISEE e riguarda soprattutto quelle famiglie che hanno condizioni particolari al loro interno: ad esempio persone con disabilità o non autosufficienti, famiglie numerose, famiglie con figli gemelli, oppure con bambini molto piccoli. Il modello è quello veneto, già sperimentato con successo a Verona, e l’obiettivo è quello di sostenere i nuclei familiari e far crescere l’efficienza delle spese e le risorse agli enti locali.
La proposta è stata ideata e cofirmata da Chiara Iannarelli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che ai microfoni di Pro Vita & Famiglia ha espresso soddisfazione per la manovra: «Lo strumento – spiega - è stato ideato per garantire maggiore equità e agisce contro le discriminazioni fiscali che subiscono le famiglie con strumenti quali l’ISEE. Il progetto prevede la possibilità di scale più articolate per aumentare l’efficientamento della spesa pubblica».
E’ prevista una spesa iniziale per organizzare il biennio di sperimentazione, che prevede anche un osservatorio, in modo da monitorare e tenere sotto controllo la gestione e da sostenere i Comuni che aderiranno al progetto. Spiega sempre Iannarelli: «Abbiamo trovato una condizione drammatica della spesa regionale, per cui partiamo da questo dato, ma pensiamo alle famiglie. Abbiamo messo in moto tutta una serie di collaborazioni con enti che ci permetteranno maggiore efficacia nel provvedimento».
Proprio i Comuni hanno accolto favorevolmente la proposta che nasce anche da un dialogo costante con le realtà territoriali legate ai nuclei familiari: «Al momento – prosegue Iannarelli - la proposta è piaciuta, sono ottimista per quanto riguarda la sua approvazione. Mi preme sottolineare che l’abbiamo scritta tenendo conto delle esigenze espresse dalle associazioni familiari con le quali manteniamo un dialogo costante per capire le reali necessità quotidiane». Le audizioni inizieranno nei prossimi giorni.