23/04/2019

L’eutanasia in Belgio è scivolo per la tomba

Altro che felice, compassionevole, caritatevole morte! Il Belgio, a lungo famoso per le cialde e il cioccolato, sta facendosi conoscere anche per la sua deriva mortale. Si tratta del Paese che ha le leggi sull’eutanasia più liberali al mondo. Puoi ucciderti semplicemente dicendo al medico che hai una sofferenza fisica o mentale insopportabile. I bambini malati terminali di qualsiasi età possono ricevere un’iniezione letale se i loro genitori sono d’accordo con i ‘desideri’ del bambino. La madre del professore universitario belga Tom Mortier è stata uccisa con eutanasia nel 2012 perché, anche se era fisicamente sana, si diceva che fosse “;inguaribilmente depressa”.

«Mia madre, che era fisicamente sana, a causa dei suoi problemi mentali, ha ricevuto un’iniezione letale da un oncologo», ha detto lo stesso Mortier. Tutto è stato fatto senza la conoscenza della sua famiglia, lo hanno semplicemente saputo dall’ospedale il giorno seguente al decesso, solo perché si occupassero del cadavere. Mortier ha presentato una denuncia alla commissione medica e poi al procuratore belga, ma entrambe sono state respinte, ora il caso è alla Corte europea dei diritti dell’uomo che se ne occuperà nei prossimi mesi. Il medico che procurò la morte ora siede nel board dell’organismo governativo di sorveglianza sulla attuazione della applicazione dell’eutanasia in Belgio. Di più, il dottor Distelmans co-presiede la commissione per l’eutanasia del Belgio.

Conflitto di interessi, trasparenza di giudizio? Ora si capisce perché nei mesi scorsi un membro della commissione per l’eutanasia di Distelmans si dimise dopo che la commissione non aveva agito contro un medico che aveva soppresso un paziente con demenza senza consenso. Il dottor Ludo Van Opdenbosch ha scrisse una denuncia pubblica dicendo: «Non voglio far parte di un comitato che viola deliberatamente la legge». L’eutanasia è una “;soluzione medica” che accelera la morte in Belgio, tant’è che l’oncologo Benoit Beuselinck della University Hospitals-Leuven (Lovanio) ha affermato recentemente: «Abbiamo iniziato a offrire la morte come soluzione medica, anche per casi non terminali; è un problema, ho sentito parlare di persone a cui è stata proposta l’eutanasia anche se non la stavano nemmeno considerando».

Il Professore di etica sanitaria, Theo Boer, ha affermato che «la fornitura di eutanasia stimola la domanda: quello che vedi è che per un numero crescente di persone l’eutanasia diventa il modo predefinito di morire». È come se si trovasse una persona su un ponte, di cui il Belgio è ricco, e invece di convincerlo a scendere dal parapetto, ci fossero persone autorizzate a spingerla nel fiume con la certezza della morte. Eutanasia battaglia di civiltà? Una follia omicida, ma forse tra poco tempo anche il reato di omicidio (del consenziente e del non consenziente) verrà abolito in Occidente e si tornerà al far-west. (Puoi approfondire qui il tema dell'eutanasia).

Luca Volontè

Fonte: Cbn

 

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