Davvero una mosca bianca e uno straordinario esempio da seguire, nel campo dell’industria e non solo, quello del Barone Vitantonio Colucci Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana, presidente del Gruppo Industriale Plastic-Puglia, con sede a Monopoli, che dà lavoro a oltre 180 persone e, soprattutto, elargisce premi ai dipendenti che diventano genitori: 6mila euro alla nascita, 300 al mese in busta paga. Contributi importanti che hanno favorito la nascita di venti nuovi bambini. Un investimento in cui il Barone crede fermamente: “Siamo figli dello Stato e lo stesso, secondo me, ha il dovere di aiutare le famiglie” - come dichiara in un’intervista- in cui spiega che il bene più prezioso, per una nazione, sono i suoi concittadini e che, uno Stato che non investe suoi figli è destinato al fallimento.
Per questo lui, da navigato imprenditore, cerca di fare la sua parte. Perciò quest’anno, dopo il bonus di 6mila euro una tantum, ha deciso di rilanciare l’iniziativa, istituendo il bonus complessivo di circa 10mila euro stabilmente, per il futuro.
La preoccupazione per l’inverno demografico da cui la nostra nazione sembra proprio non riuscire ad uscire, lo assilla: “Dobbiamo invertire il sistema e dalla decrescita dobbiamo passare allo sviluppo demografico. […] Samo recessivi di circa il 4.5% all’anno e di questo passo non ci saranno più italiani, al massimo solo anziani, soprattutto in questo terribile momento di pandemia, dobbiamo capire come sostituire tutte queste persone che, purtroppo, vengono a mancare”
La scelta di sostenere le famiglie dei dipendenti, in realtà, fa parte proprio della politica dell’azienda da sempre. Già ci sono, nel presente, diversi figli che lavorano nell’azienda del padre, una sorta di ricambio generazionale, anche tra i dipendenti e che il Barone commenta con una frase che regala davvero speranza, in un momento di disoccupazione nera, in cui i cittadini sembrano proprio abbandonati dallo stato, il barone, orgoglioso afferma, a proposito dei suoi futuri dipendenti: “Quando nascono hanno già il posto di lavoro”. Insomma, una visione del fare impresa davvero lungimirante e che mira a costruire un futuro ricco di speranza, una vera eccezione in questo tragico tempo di pandemia.