Gli scrittori, lavoratori e registi LGBTQ di Hollywood rivendicano una diffusa discriminazione nell'industria dell'intrattenimento e chiedono ai dirigenti di fare passi decisivi per assumere più scrittori queer, gay e transgender. Sembra assurdo ma è vero. Assurdo perché già ora non c’è sit-com, serie tv, cartoons che provenga da Hollywood che non abbia coppie gay e/o soggetti trans, eppure la richiesta della grande associazione ‘LGBTQ+ Writers Committee’ è stata proprio quella di incrementare queste presenze per “evitare discriminazioni”.
Il comitato degli scrittori LGBTQ+ della Writers Guild of America West cerca di utilizzare la sua lobby affinché tutti gli scrittori includano personaggi LGBTQ+ nel loro lavoro. I suoi membri vorrebbero anche fornire opportunità culturali ed educative per promuovere l'orientamento sessuale e l'identità di genere e cercare di fornire attività di networking e sociali che permettano una maggiore consapevolezza e favoriscano transgendersimo e ideologia LGBTI.
Questa associazione di scrittori e lavoratori di Hollywood ha chiesto inoltre ai produttori e agli studios di Hollywood di agire contro gli Stati che negli USA hanno già approvato una "legislazione anti-trans". In una lettera aperta inviata venerdì, il comitato degli scrittori LGBTQ+ afferma infatti: "La storia dell'industria è anche quella intrisa di decenni di bigottismo codificato contro la comunità LGBTQ+/queer. Le rappresentazioni del passato di Hollywood - e del presente - sono responsabili dell'esacerbazione di stereotipi e stigmi dannosi che hanno persistito attraverso le generazioni".
Vanity Fair ha fatto eco alla lettera, poi ripresa anche dalla rivista dei conservatori di Breitbart. Negli ultimi mesi, stati come l'Arkansas e la Florida hanno approvato leggi riguardanti i minori transgender e vietato ai transessuali da maschio a femmina di competere negli sport femminili, perché avrebbero un vantaggio naturale sulle giovani donne. Perciò gli autori e sceneggiatori LGBTI chiedono ai produttori di Hollywood di impegnarsi, come fecero negli scorsi anni a favore dell’aborto e così ora si battono a favore delle ideologie LGBTI e transgender del mondo.