L’aborto è illegale a Malta e la popolazione (fortemente pro vita) intende far si che resti tale. Infatti, prima che il paese aderisse all’Unione Europea (UE), aveva ricevuto assicurazioni sul fatto che la nazione non sarebbe mai stata spinta alla legalizzazione dell’aborto. Ora il Consiglio d’Europa si sta intromettendo negli affari maltesi, invitandola, in tal modo, ad adeguarsi alle sue direttive.
Nils Muižnieks, Commissario del Consiglio d’Europa per i diritti umani, ha pubblicato un articolo di opinione in The Times of Malta , che spinge per la legalizzazione dell’aborto. Ha elencato quali censure e quanto biasimo l’UE abbia riversato su nazioni a favore della vita come l’Irlanda e la Polonia. Inoltre, spende parole circa il “diritto alla vita” della madre, ma afferma anche: “Per me è chiaro che questo diritto non si applica prima della nascita”.
Peccato che non sia proprio così... anche il “diritto alla vita” della madre è fortemente compromesso, proprio a causa del cosiddetto aborto “sicuro e legale“ (che ha già mietuto numerose vittime).
E’ la seconda volta in quest’ultimo anno che Nils Muižnieks ha tentato di avviare un dibattito sulla legalizzazione dell’aborto a Malta, con l’appoggio dei gruppi femministi radicali (ai quali, in realtà, non è mai interessato niente delle donne, della loro vita e della loro salute fisica e psichica).
Ma un recente sondaggio condotto da un giornale locale ha mostrato chiaramente che il popolo maltese è nella stragrande maggioranza pro vita, contro la legalizzazione dell’aborto e si sentirebbe, quindi, fortemente attaccato, nella sua libertà, da tali pressioni sovranazionali.
Anche noi apriamo gli occhi, sottraiamoci agli inganni di chi vuole presentarci l’aborto come un diritto o una conquista del genere femminile e documentiamoci.
Combattiamo, attraverso una sana e veritiera informazione, il dilagare incessante della cultura della morte e difendiamo la vita umana, sin dal concepimento.
Redazione