04/04/2018

Mamma a 17 anni, scelta libera, scelta per la vita

Il Quotidiano di Vicenza riporta una bella testimonianza a favore della vita, a favore della scelta veramente libera ( e controcorrente ) di una giovanissima mamma.

La mamma in questione si chiama Melissa Dalla Pria: a 17 anni , nel 2014, incinta: «Non ha passato un periodo facile, però non rimpiange nulla. Il tono della sua voce è gioioso, anche nell’affrontare un tema pesante che tocca tantissime donne, tantissime mamme. La sua gioia arriva anche da una circostanza felice: tra pochi giorni sposerà il suo compagno, Matteo Mantiero. La persona che non l’ha mai abbandonata».

Racconta Melissa: «La mia vita è stata stravolta, completamente. Eravamo giovanissimi, tutti i progetti che avevamo sembravano andare in fumo. E le persone che ci stavano vicine, in un primo momento, mi suggerivano di non tenere il bambino. Di abortire.

vita_eugenetica_neonato_aborto_vita_buona notizia_mammaAll’inizio ero disperata. Però avevo con me il mio ragazzo, mi è stato vicino sempre, costantemente. Quando gli ho dato la notizia, la sua prima reazione è stata di gioia.

Avevo tutti contro. Però sono sempre stata contro l’aborto, non volevo neanche pensare a quella possibilità. Conoscevo il Movimento per la vita di Vicenza, alcuni rappresentanti erano venuti a presentare l’associazione a scuola. Mi sono ricordata di quello che dicevano, così li ho contattati.

Subito la loro preoccupazione è stata quella di tranquillizzarmi. Se ti agiti, mi dicevano, fai del male al bambino. Poi mi hanno assicurato che mi avrebbero aiutato. Mi hanno spronato a parlare ai miei genitori, e ai genitori di Matteo. Ma mi hanno garantito che mi sarebbero stati vicini in ogni caso. E in seguito mi hanno aiutato, anche economicamente.

Ho preso il coraggio a due mani e ho parlato ai miei. Ho detto loro: “quella che ho dentro di me è una vita. Pensa, mamma, che questo bambino tra qualche anno ti chiamerà nonna”.

Hanno capito quanto fossi decisa, anzi, quanto fossimo decisi a diventare una famiglia. E mi hanno assicurato il loro appoggio. Lo stesso hanno fatto i miei suoceri, abbiamo parlato anche con loro».

Melissa non ha neanche lasciato la scuola alberghiera che frequentava

«All’inizio volevo mollare, mio papà mi ha convinto ad andare avanti fino in fondo. Non è stato facile, con quaranta gradi in cucina, io con gambe e piedi gonfi. Lui mi accompagnava a scuola ogni mattina. Ho dato gli esami e dieci giorni dopo ho partorito».

Spiega che anche i compagni di scuola e i professori l’hanno sostenuta. E conclude: «Credo semplicemente che bisogna essere responsabili, accettare le conseguenze di quello che si fa. C’è una vita, bisogna farla crescere, darle un’esistenza dignitosa. E ora è la gioia più grande».

Redazione

 

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