La mamma è in stato di morte cerebrale: un’emorragia cerebrale fulminante non ha lasciato speranza alla 36enne milanese alla 23esima settimana di gestazione. Ma il bambino è vivo e si sta provando il tutto per tutto per farlo nascere sano.
La donna, ricoverata al San Raffaele di Milano, ha l’encefalogramma piatto. Si trova nella situazione in cui normalmente si procederebbe con l’espianto degli organi. E’, come si dice, “clinicamente morta”.
In accordo con i familiari invece la donna ora si trova in una stanza della terapia intensiva neurochirurgica dove una sonda permette di nutrire il feto portando gli alimenti nell’intestino della madre e la ventilazione artificiale fa arrivare l’ossigeno al bimbo.
In qualsiasi momento però il cuore della donna potrebbe smettere di battere ed a quel punto i medici dovranno praticare immediatamente il taglio cesareo.
Ogni giorno è prezioso: il bimbo ora pesa circa 500 grammi e più cresce, maggiori sono le sue possibilità di vivere senza problemi.
Come ricordato da Il Corriere della Sera, vi è un precedente che risale al 1993, anno in cui la giovane Trisha Marshall, incinta alla 17esima settimana, dichiarata morta a causa di una ferita da arma da fuoco, è rimasta attaccata alle macchine per 105 giorni, riuscendo così a cullare dentro di sé il proprio figlio, nato sanissimo.
Speriamo che anche la mamma milanese possa prestare il suo ultimo atto di profondo amore per il piccolo.
Redazione