L’associazione russa “Za zhizn (Pro Vita) , votata alla protezione dei bambini non nati e dei valori familiari insieme ad altre ONG ha raccolto oltre un milione di firme per abrogare la legge che consente l’aborto e garantire un sufficiente sostegno materiale alle donne incinte e alle famiglie con bambini. (Ne avevamo parlato quando erano ancora a 300.000...)
Non sono mai state raccolte così tante firme nella storia della Russia moderna.
L’associazione Pro Vita russa lavora ogni giorno per salvare i bambini non nati: fanno consulenza alle donne incinte in difficoltà, offrono sostegno economico, alloggio a volte lavoro. E svolgono azione culturale e di informazione (conferenze, mostre, tavole rotonde; diffusione di opuscoli informativi...).
Pro Vita ha in programma di consegnare la petizione con le firme a Putin il 21 novembre e ha chiesto un sostegno morale da parte di altre associazioni prolife nel mondo.
ProVita Onlus ha accettato di buon grado.
Ci sarà un gruppo di ragazzi davanti all’ambasciata russa, a Roma, il 21 novembre alle ore 16.30, martedì. Manifesteranno pacificamente a sostegno del milione di Russi che hanno firmato la petizione, in Via Gaeta, 5, zona Castro Pretorio.
Chi può, si unisca a loro. La Russia ha il triste primato di aver legalizzato l’aborto per prima, nel mondo, nel 1919. Dopo la caduta del comunismo, ha posto in essere politiche pro vita molto efficaci e il tasso di aborti, che nel Paese era spaventoso, ora è drasticamente caduto. Ma nel 2105 ancora si sono registrati 1 milione di aborti e la legislazione è ancora molto permissiva.
“Pro Vita” merita aiuto e sostegno in Italia, ma anche in Russia!
Redazione
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto