Su tutto il territorio nazionale le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile sono sono in prima linea per stare accanto alla popolazione, per far rispettare le regole e le restrizioni imposte ma anche per prestare aiuto e soccorso ai cittadini più bisognosi. Succede anche nel territorio di Terni e in tutta la regione dell’Umbria, dove Pro Vita & Famiglia ha donato circa mille mascherine grazie al coordinamento della Polizia Locale. La onlus ha intervistato il comandante Gioconda Sassi e l’architetto Walter Giammari della Protezione Civile.
Quali sono state le principali iniziative nel vostro territorio per far fronte all’emergenza Coronavirus?
«Noi abbiamo attivato tramite il Coc, il Centro Operativo Comunale, tutte le misure previste dalle disposizioni governative, che prima ovviamente non era prevista trattandosi di un’emergenza del tutto nuova. Come tutti i comuni d’Italia abbiamo quindi cercato di attivare fin da subito tutte le misure di protezione civile necessaria ad affrontare una situazione non codificata. Abbiamo il sindaco come coordinamento a livello comunale e politico, io in quanto comandante della Polizia Locale ho la direzione a livello tecnico, insieme all’architetto Giammari per quanto riguarda il Coc. Ci sono poi via via tutte le varie funzioni che riguardano le associazioni, il volontariato, l’assistenza alla popolazione, la comunicazione. Abbiamo inoltre attivato un numero verde proprio per l’assistenza alla cittadinanza e una linea diretta sia per le persone destinatarie di ordinanze contumaciali e sia a quelle destinatarie di isolamento fiduciario, ovvero tutte quelle persone sottoposto ad auto-quarantena in quanto affette da Covid-19 o che hanno parenti affetti o che pensano di essere entrati in contatto con qualcuno che sia positivo. Grazie a questa linea diretta le persone in quarantena hanno la possibilità di ricevere assistenza per la consegna di generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità, proprio perché non possono muoversi da casa per nessun motivo».
Tra gli aiuti e la solidarietà anche il servizio di distribuzione delle mascherine…
«Esattamente, il Comune si è fatto soggetto fornitore, tramite la Ragione, delle mascherine che la stessa Regione ha messo a disposizione tramite la Protezione Civile e che sono state donato da vari privati o associazioni, come appunto è avvenuto con Pro Vita & Famiglia. In quest’ultimo caso non si tratta di dispositivi medico-sanitari e chirurgici, ma sono comunque strumenti molto utili alla popolazione per potersi proteggere anche solamente quando si esce di casa per fare la spesa».
Proprio per quanto riguarda la distribuzione delle mascherine, che tipo di organizzazione avete istaurato, quali categorie sono state coinvolte?
«Abbiamo fatto un piano di intervento dettagliato per evitare sovrapposizioni o casi di mancata distribuzione, perché ovviamente ci poteva essere il rischio che qualcuno venisse fornito di più mascherine mentre altri neanche di una. Abbiamo fin da subito stilato una lista delle categorie più a rischio e quindi più bisognose di mascherine, il tutto coordinato dalla Protezione Civile con l’ausilio di associazioni di categoria, per esempio anche tramite le farmacie, gli Ater, le Case di Riposo e le Rsa. Dunque i primi soggetti ad essere forniti sono stati soprattutto gli anziani. Anche la squadra locale della Ternana ha fornito e sta fornendo un contributo in termini di spesa e cibo da donare, il tutto viene poi distribuito in modo organizzato grazie alle liste fatte dalla Protezione Civile e dal Comune sempre per il discorso di evitare sovrapposizioni o mancati invii».
Che risposta avete avuto da parte della popolazione, sia per quanto riguarda gli aiuto sia per il rispetto delle norme generali anti-contagio?
«Le persone sono sempre contente quando vengono aiutate e assistite. Detto questo, è normale che ogni tanto, per qualche dettaglio, ci possono essere delle critiche, ma anche questo è normale perché ci troviamo in una situazione completamente nuova e di vasta emergenza, dove tutto è migliorabile e noi stessi miglioriamo e cresciamo con il passare dei giorni cercando di imparare sempre di più, ma fortunatamente anche di questo la popolazione è consapevole e comprende il momento estremamente delicato».
Come avviene, invece, il coordinamento con le istituzioni sanitarie per tenere sotto controllo i numeri e i dati relativi all’epidemia e le varie azioni di contrasto al virus?
«Innanzitutto il Sindaco, in quanto autorità locale, è a conoscenza in tempo reale della situazione epidemiologica del comune, quindi i nuovi malati, i guariti e così via. Questo anche perché lo stesso sindaco firma le varie ordinanze contumaciali per chi deve sottoporsi all’isolamento. Ovviamente i vari dati sono in costante mutamento, inoltre soprattutto a livello provinciale e regionale, anziché dare dati assoluti sarebbe meglio parlare in termini percentuali perché spesso si può generare confusione tra nuovi malati, chi entra in terapia intensiva, chi invece esce dalla terapia intensiva ma non è ancora guarito quindi rientra sempre nella cerchia degli attualmente malati. Quindi possiamo parlare di una percentuale molto alta – qualche giorno fa intorno al 70% - di guariti. Inoltre come Coc siamo costantemente in contatto con la Protezione Civile regionale per la distribuzione di tutti i materiali per gli ospedali. Quindi noi quotidianamente ci mettiamo in viaggio e andiamo per esempio a Perugia o a Foligno per prelevare i materiali che poi andiamo a distribuire non solo nel comune di Terni ma in generale su tutto il territorio umbro. Si tratta di apparecchiature di estrema importanza e necessità come nuovi respiratori, i video terminali, le maschere di protezione e le tute di bioprotezione».