Il “matrimonio” gay è spazzatura.
Così si è espresso alcuni giorni fa il primo ministro delle Isole Fiji, Frank Bainimarama, criticando l’idea di legalizzare le nozze per omosessuali. Per aver espresso tale parere, ora rischia di vedersela con la giustizia.
Come riporta LifeSiteNews, Bainimarama ha commentato a braccio quanto dichiarato da Shamima Ali, capo del Fiji Women’s Crisis Center, secondo cui il Paese dovrebbe legalizzare il “matrimonio” fra persone dello stesso sesso.
“Fiji non ha bisogno di questa spazzatura”, ha affermato Bainimarama. Aggiungendo che se una donna vuole “sposare” un’altra donna può benissimo andare a farlo in Islanda e rimanere a vivere lì.
Dura e immediata la reazione della comunità gay. Jasmine Kaur, fondatrice del gruppo attivista gay Oceania Pride, ha definito il commento del primo ministro “pieno di odio e intollerante” e ha chiesto le sue scuse.
Ma le accuse più forti contro il Presidente del Consiglio sono arrivate dall’attivista omosessuale Aman-Ravindra Singh, avvocato, secondo cui Bainimarama avrebbe infranto la legge. Singh ha detto che il premier ha violato addirittura la Costituzione e per questo andrebbe sanzionato penalmente. In pratica, si tratterebbe di un incitamento all’odio che mette a repentaglio tutta la comunità gay delle Isole Fiji. E, stando a quanto dichiarato dall’avvocato, c’è chi tra gli Lgbt, sarebbe pronto a sporgere denuncia. Oltre a ciò, Singh ne ha approfittato per denunciare la discriminazione subita dagli omosessuali e per perorare la causa del matrimonio gay.
Da parte sua, il primo ministro ha respinto ogni accusa, e si è difeso ricordando che la Costituzione delle Fiji, relativamente all’uguaglianza di tutti i cittadini, non parla in alcun modo né di omosessualità, né di “matrimonio” gay.
Si sa, ormai basta davvero poco per venire incriminati e trascinati davanti ad un tribunale. È sufficiente una battuta o sostenere posizioni ragionevoli. La dittatura del pensiero Lgbt è sempre pronta a scovare e condannare.
Non fa però i conti con un aspetto: la realtà, il dato di natura. Questa proprio non riesce a piegarsi all’ideologia gay, perché finora – a quanto pare – tutti continuano a nascere da un uomo e da una donna...
Redazione