Quinto capitolo dell’iniziativa Monastero Wi Fi: sabato 14, infatti, si è tenuto nella Basilica di San Pietro l’importante momento dedicato alla preghiera e alla riflessione spirituale.
Motore dell’evento Costanza Miriano catapultata in un appuntamento ormai consolidato che nel giro di pochissimo tempo da intimo ha finito per coinvolgere migliaia di persone alla ricerca di un momento, allo stesso tempo, di spiritualità cristiana e di vicinanza.
La stessa Costanza Miriano ci racconta come è originata l’iniziativa: «E’ nata sulla scia dei libri che ho scritto: le mie amiche, ma anche le mie lettrici più affezionate, mi invidiavano la vicinanza ai luoghi di culto di Roma. Il loro bisogno, desiderio di stare insieme, ma portando frutto, si è concretizzato nell’organizzazione di una giornata di preghiera e catechesi annuale. Da un gruppetto siamo presto diventate duemila fino ad arrivare oggi anche a quattromila».
Lo stesso nome, Monastero Wi-fi, è indice della necessità di condividere una vita unitaria, di restare “connessi” tra anime vicine, seppur magari spesso fisicamente distanti, attraverso un appuntamento che unisca tutti. Naturalmente l’iniziativa è aperta ed è rivolta a tutti coloro che lo desiderano e che hanno bisogno di rifocillare lo spirito di tanto in tanto: «E’ come fosse un pellegrinaggio. Ogni anno, arrivata a poche ore dall’evento – scherza la Miriano – mi domando chi me l’ha fatto fare: organizzare un evento di questo tipo impiega tanta forza. Io con quattro figli, il lavoro. A volte – sorride - non so proprio come faccia a non venirmi un esaurimento nervoso». Ma evidentemente, la volontà è superiore: «Io non avrei mai pensato che avrebbe avuto questa risonanza e questi numeri, deve esserci per forza lo zampino dello Spirito Santo».
All’incontro soprattutto un pubblico femminile, ma anche giovanissimo: «Quando vedo che qualche giovane si unisce all’iniziativa sorrido e mi dico: c’è ancora speranza! Per questo – conclude - pur nella fatica di dover preparare tutto lo faccio sempre con serenità e gratitudine». Appuntamento, allora, alla prossima tappa che non mancheremo di farvi sapere!