Vista la morale del nuovo mondo, proponiamo un programma per il 2016: perché non legalizzare il furto, cancellando così il VII Comandamento?
All’inizio di ogni anno esiste l’antica e consolidata abitudine di approntare un programma che dovrà essere portato avanti con lo scopo di migliorare la vita di ciascuno oltre che dell’intera società.
Per quest’anno possiamo programmare un obiettivo che serva a dare una coerenza logica a un “Nuovo Ordine Mondiale” che si sta imponendo a tappe serrate e forzate.
Premesse: il Nuovo Mondo ha evidentemente deciso di accantonare la morale con il suo Decalogo del comportamento civile, ossia quei dieci Comandamenti consegnati da Dio a Mosé sul monte Sinai, più di tremila anni fa. Dell’antico Decalogo, ormai ritenuto obsoleto e già oggetto di molteplici interpretazioni molto soggettive, il nuovo mondo vorrebbe che ne restasse in piedi uno solo: il settimo (“Non rubare“).
Alcune considerazioni. E’ il caso di ricordare come il Decalogo dell’Antico Testamento, rappresenti il minimo comune denominatore della convivenza civile: semplice, conciso, politicamente correttissimo. Il Decalogo, però, non si può scomporre a piacimento, va preso in blocco. Se si toglie anche uno solo degli elementi che lo compongono, il castello di una società civile, che si vorrebbe edificare, crolla miseramente. Questa è una verità suggellata nel corso di millenni di storia del genere umano.
Situazione attuale: assistiamo allo spettacolo di un mondo che ha deciso di abbandonare Dio e le Sue leggi eterne: idoli dappertutto, spettacoli blasfemi a la page, Feste Sante dimenticate, o ridotte a mercatini del frivolo. Ecco così sistemati i primi tre comandamenti: “Non avrai altro Dio all’infuori di me”, “Non nominare il nome di Dio invano” e “Ricorda di santificare le feste”.
Il Nuovo Mondo, poi, vilifica i padri e crea divisioni all’interno della famiglia (in barba al IV comandamento: “Onora il padre e la madre”) ed è diventato insensibile all’uccisione del proprio simile, portata avanti in mille modi (in barba al V comandamento: “Non uccidere”). Ma non basta: il “commettere atti impuri” (in barba al VI comandamento) è diventata una bandiera del progresso e la falsa testimonianza (VIII comandamento) è all’ordine del giorno, così come il desiderare la donna e i beni degli altri (IX e X)… allora perché insistere solo sulla preservazione del settimo?
Conseguenza logica: legalizziamo e normalizziamo anche il furto, insieme a tutto resto. Solo in questo modo il “Nuovo Ordine Mondiale” diventa coeso e coerente con se stesso.
La Rosa Bianca
(Forse il Settimo Comandamento deve restare in piedi perché i padroni del Nuovo Mondo – ai quali della coerenza importa poco – ci tengono molto alle loro proprietà, alle loro quote di partecipazione e ai loro profitti?, ndr).