Zack Dunlap: dichiarato cerebralmente morto dà cenni di vita mentre stava arrivando l’elicottero con i medici che avrebbero dovuto effettuare l’espianto dei suoi organi.
Christina Nichole: i medici vogliono espiantarle gli organi, la madre si oppone ma senza ottenere grande ascolto. Paralizzata a letto stringe la mano del neurologo e si salva. Racconterà che, immobilizzata a letto, sentiva i medici discutere su quali organi prelevare dal suo corpo...
Collenn Burns: si risveglia sul tavolo per l’espianto degli organi quando accendono la lampada della sala operatoria.
Questi sono solo alcuni degli innumerevoli aneddoti di persone che hanno affrontato l’iter di espianto degli organi. E, pur se da film horror, queste storie sono a lieto fine in quanto i pazienti hanno evitato di esser aperti e privati degli organi vitali.
La questione è spinosa: si parla di donazione per ridare la vita ad un’altra persona, ma il problema centrale rimane come definire la morte di un individuo.
Su questo tema, molti sono i medici che si sono espressi e le loro osservazioni ci lasciano tutt’altro che rinfrancati da certezze assolute.
“La morte cerebrale è ascientifica, amorale e asociale”
Prof. Dr. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Univ. La Sapienza Roma
“C’è grande differenza tra essere veramente morto ed essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale”
Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queens’ College Cambridge, cardiologo
“Non è possibile accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello”
Dr. Robert D. Truog, Dr. James C. Fackler, Harvard Medical School Boston
“...la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta e accettata perché rendeva possibile il procacciamento di organi”
Prof. Peter Singer, Presidente dell’Associazione Internazionale di Bioetica
“...i protocolli diagnostici per dichiarare la morte cerebrale (test dell’apnea) inducono un danno irreversibile su pazienti che potrebbero essere salvati”
Dr. Cicero Galli Coimbra, Head of Department neurology and neurosurgery, Univ. Sau Paulo, Brasil
Redazione
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