Com’è difficile per una mamma o un papà interpretare i dolori del loro bambino, quando è ancora neonato. Per quanto lo possano conoscere, capire perché soffre non è mai qualcosa di scontato, affatto. Lo stesso vale anche per i pediatri, in quanto si trovano a dover curare un paziente ancora incapace di esprimersi.
Di questo mondo, quasi sconosciuto, se ne sono occupati il professor Giuseppe Buonocore, direttore UOC Pediatria neonatale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e presidente del Collegio dei Professori Ordinari di Pediatria, insieme al dottor Carlo Valerio Bellieni, neonatologo della UOC Terapia intensiva neonatale e membro della European Society for Pediatric Research.
Infatti – come afferma un articolo di Radio Siena TV – i due ricercatori hanno da poco pubblicato un manuale che affronta l’interpretazione del dolore nel bambino, dal titolo “Neonatal pain: suffering, pain and risk of brain damage in the fetus and the newborn”.
Il libro contiene una raccolta di saggi e pubblicazioni dei maggiori esponenti della ricerca sui vari aspetti del dolore infantile, quali il dolore postoperatorio o quello dovuto a tecniche invasive, con riferimenti all’uso di farmaci innovativi e terapie analgesiche.
L’importanza di una corretta interpretazione della sofferenza del bambino, dovuta alla necessità di fornirgli le cure più appropriate per il suo bene, è accresciuta dal fatto che un mancato o non idoneo intervento professionale possa causare danni anche a lungo termine.
Buonocore e Bellieni, prima della pubblicazione di questo volume, hanno già dato un importante contributo alla letteratura scientifica sulla rivista “Psychiatry and Clinical Neurosciences”, dimostrando che l’aborto volontario è «un fattore di rischio psicologico per la donna».
Bellieni è inoltre intervenuto in un dibattito sulla cura dei bambini prematuri e in difesa della proposta di ridurre il limite massimo di tempo per abortire in Inghilterra.
La vera scienza tutela sempre la vita della donna e del bambino, così come di ogni altro essere umano. Fortunatamente c’è chi con il suo lavoro fornisce un servizio davvero professionale in difesa dei più deboli.
Luca Scalise
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’aborto