Si celebra oggi, 8 ottobre, in Italia, la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down come ormai avviene da oltre tredici anni in occasione della seconda domenica di ottobre.
Una ricorrenza che, in tutta Italia, ha l'obiettivo di promuovere una cultura della diversità, abbattere i pregiudizi, difendere i diritti delle persone con sindrome di Down e favorirne l’autonomia e la piena inclusione nel contesto sociale nel quale vivono, nonché in quello scolastico, familiare e lavorativo.
Una ricorrenza spesso, però, molto di facciata e poco concreta, se pensiamo che - al di là di questa giornata - vige nel nostro Paese una cultura abortista che si maschera sotto la menzogna dell'interruzione di gravidanza "a scopo terapeutico". Da una parte per preservare la salute della madre, dall'altra - invece - per evitare a tutti gli effetti la nascita di un bambino con patologie o, appunto, con la Sindrome di Down. Una cultura dello scarto che ha addirittura portato un Paese come l'Islanda a vantarsi di aver raggiunto l'obiettivo di nascite zero (!) di bambini con tale Sindrome. Ed è questo che vogliamo anche in Italia?
Un Paese senza migliaia di ragazzi e ragazze che portano con loro una ricchezza immensa, che possono - e devono! - avere una vita normale e pienamente inclusiva. Come ci ha ricordato proprio qualche giorno fa la vittoria al campionato del mondo della nazionale di pallacanestro formata da persone con Sindrome di Down. I ragazzi della nazionale italiana guidata da coach Giuliano Bufacchi e dai suoi assistenti Mauro Dessì e Francesca D'Erasmo hanno vinto la Coppa del Mondo a Funchal, in Portogallo, dopo aver fatto altrettanto nel 2018 e nel 2019 e aver vinto anche gli Europei del 2017 e del 2021. Una storia di sport, di integrazione, di normalità, di successo. Una storia, insomma, di vite e di vite sempre degne di essere vissute. Un successo che nella Giornata Nazionale che si celebra oggi è ancora più importante perché scardina l'ipocrisia di chi in determinati giorni celebra, giustamente, queste vittorie, ma poi il resto dell'anno si batte per quel crimine che è l'aborto.
Da sempre, inoltre, anche Pro Vita & Famiglia è in prima linea proprio per sensibilizzare sul tema e stare accanto alle persone con sindrome di Down, come ogni anno in particolare nella ricorrenza - in quel caso Internazionale - della Giornata sulla Sindrome di Down del 21 marzo. Più volte, infatti, Pro Vita & Famiglia è scesa in campo con campagne di sensibilizzazione, affissioni, convegni o interviste sul tema, e aiuti concreti a famiglie o ragazzi e ragazze con la Sindrome, proprio per permettere loro di avere in aiuto in più a vivere la loro vita in pienezza totale e avere una piena inclusione in ogni ambito della società.