Ogni tanto il buon senso trionfa: in Ohio è stata presentata una proposta di legge che dà modo di diffondere la cultura della vita e di smascherare gli inganni che continuamente la cultura della morte propone alla società odierna. Un articolo di Life News ne precisa il contenuto.
Anzitutto la legge si preoccupa di sanare l’imperante disinformazione che verte intorno alla figura del nascituro, prevedendo che nelle scuole gli studenti ricevano «informazioni accurate, scientificamente verificabili riguardanti le […] caratteristiche anatomiche e fisiologiche del nascituro» e non siano oggetto di insegnamento.
Ed è molto importante che ciò avvenga, affinché si smentiscano i soliti luoghi comuni degli abortisti sulle caratteristiche anatomofisiologiche dei bimbi non nati. Alcuni lo chiamano banalmente “grumo di cellule”, altri lo associano dispregiativamente ad un “tumore” o a un “parassita”, mentre di tutt’altro si tratta.
Il disegno di legge prevederebbe anche che vengano fornite informazioni sulle possibili cure prenatali, in continua via di sviluppo. Una nuova branca della medicina, questa, che porta a guardare al feto come paziente, cioè, come merita di essere considerato.
Vi è anche un altro motivo fondamentale dell’importanza di questo disegno di legge: esso consentirebbe agli studenti, infatti, di ricevere una sana educazione che porti loro a riscoprire il valore della vita umana sin dal suo inizio, cioè il concepimento. Come rileva l’articolo, infatti, i tentacoli ideologici di Planned Parenthood stanno raggiungendo sempre più scuole, insegnando “educazione” sessuale in ben 31 stati ad almeno 221 mila studenti e promuovendo così, nelle aule scolastiche, la promiscuità, la sessualità precoce, varie pratiche erotiche, nonché, immancabilmente, la contraccezione e l’aborto libero.
È dunque quanto mai necessaria la presenza di attivisti pro life che, nelle scuole, aiutino i giovani a ricondurre la sessualità ad un contesto di amore e di valori che tutelino la preziosità dei rapporti e possano, così, essere luogo di accoglienza della vita nascente.
Luca Scalise