«C’è del buono in questo mondo, padron Frodo: è giusto combattere per questo!». In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, a causa dell’emergenza Coronavirus, siamo tutti stretti intorno al dolore dei tanti colpiti da questa pandemia e di chi, per via del virus, ha perso i propri cari. È un momento difficile per tutta l’Italia, specialmente per gli ammalati, gli operatori sanitari, i lavoratori e le famiglie in difficoltà.
Ma mentre le notizie di cronaca giustamente ci aggiornano sulle gravi condizioni in cui verte il nostro Paese, è fondamentale ricordarci anche che «C’è del buono in questo mondo». Per questo, l’Istituto di Apologetica “Il Timone” ha invitato tutti a individuare quelle “piccole luci” che rischiarano, almeno un po’, il buio di questi tempi difficili.
E queste “piccole luci” sono certamente i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, che lavorano senza sosta, nonostante i turni estenuanti e i notevoli sacrifici a cui sono chiamati, per combattere questo virus e salvare vite umane.
Ma non solo, ci sono anche tanti “angeli del quotidiano”: ristoranti che offrono cibo gratis a ospedali, cartelli sui citofoni «scritti da persone che si offrono per portare la spesa a chi è ammalato, in quarantena, o semplicemente preferisce non uscire», supermercati che abilitano servizi di consegna gratuita dei generi alimentari agli anziani, «nonni che si fanno in quattro per stare con i nipotini nonostante il rischio contagio», insegnanti che adottano la “didattica a distanza” per continuare a seguire gli alunni e molto altro ancora.
Insomma, in tanti si sono rimboccati le maniche, cercando modi sempre più creativi ed efficaci per tutelare la vita dei più deboli e proteggerli dalla minaccia del contagio. Questa catena di solidarietà, fatta di uomini, di donne e di storie, è il buono che c’è in questo mondo. «È giusto combattere per questo», è giusto rendere onore a questi eroi e imparare da essi.
Lanciando l’hashtag #cedelbuonoinquestomondo, Il Timone invita tutti a raccontare queste storie di solidarietà per salvare la bellezza nascosta anche in questi tempi difficili.
di Luca Scalise