National Right to Life in Oregon fa appello a tutti i cittadini affinché scrivano al deputato della loro circoscrizione (lì il sistema elettorale è un uninominale vero!) affinché blocchino il disegno di legge che minaccia il diritto alla vita e alla salute degli anziani affetti da demenza e dal morbo di Alzheimer.
La proposta è supportata dalle compagnie di assicurazione sociale (il sistema sanitario USA) che cercano di risparmiare sulle spalle dei malati. La proposta di legge consentirebbe a un “rappresentante” di decidere di interrompere cibo e acqua agli anziani affetti da malattie degenerative anche contro la loro volontà.
A Medford, una donna di 65 anni con la demenza aveva scritto nelle DAT che non voleva l’alimentazione con sondino. Era ancora in grado di comunicare e di mangiare cibi solidi. Tuttavia, suo marito sosteneva che lei avrebbe voluto morire quando avrebbe avuto bisogno di essere imboccata. La legge in vigore attualmente gli ha impedito di farle togliere cibo e acqua. Se invece fosse stata già approvata la proposta di cui stiamo parlando la donna sarebbe stata uccisa per fame e sete.
L’anno scorso le proteste massicce degli elettori dell’Oregon hanno fatto bloccare una proposta mortifera dello stesso tenore. Vediamo se anche stavolta i cittadini dell’Oregon alla fine della vita potranno conservare il diritto a essere nutriti ed idratati fino alla fine naturale dei loro giorni.
Da noi la legge sul biotestamento, all’art.3, dice che la persona incapace (o minorenne) va sentita, ma la decisione è presa dal rappresentante o fiduciario del malato. E in caso di disaccordo tra fiduciario/rappresentante e medici la decisione spetta al tribunale – come per Charlie Gard. E non dimentichiamo che il nostro SSN è in perenne crisi, e che l’eutanasia fa risparmiare un bel po’ di soldi.
Redazione
Fonte: National Right to Life
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto