Una storia che commuove, che stupisce, che sorprende. Una storia che, appunto, sorprende perché l’Italia – purtroppo – è abituata a tutt’altro e ciò che dovrebbe essere ordinario fa invece notizia. Stiamo parlando di quanto successo a Federica Granai, 27 anni, che durante un colloquio di lavoro ha rivelato, non con timore e dandosi quasi per spacciata, di essere incinta. La risposta? «Tutto qua? E che problema c’è? E’ una bellissima notizia», le parole di Simone Terreni, titolare dell’azienda informatica «VoipVoice» di Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze, che l’ha poi assunta.
Ripercorriamo la vicenda: dopo vari test superati, ben cinque, per essere assunta, Federica ha dunque preferito rivelare che, nel frattempo, era rimasta incinta. La risposta dell’imprenditore è stata, appunto e possiamo dire finalmente, improntata al buon senso e ad una vera tutela della donna e in generale della meternità. Ora Federica, dopo aver iniziato a lavorare e aver poi preso il periodo di maternità, è ritornata a lavoro – tra presenza e smartworking – dopo aver dato alla luce Diego. «È stato il momento più bello della mia vita – ha raccontato la donna - una gioia dietro l'altra. Per me la lealtà e la trasparenza sono alla base di tutto. Avrei potuto firmare il contratto in silenzio e mettere l'azienda di fronte al fatto compiuto. Ma non me la sono sentita. Era troppo grande l'opportunità che mi veniva offerta e non volevo tradire la fiducia di chi ha creduto in me: di Simone e tutti gli altri».
A Voipvoice la 27enne è inoltre arrivata dopo essere finita in cassa integrazione in un'altra azienda causa pandemia, spiegando di essere «stata accolta a braccia aperte. In una società in cui si sente dire troppo spesso che ancora oggi le donne devono scegliere tra la carriera e i figli ho avuto paura, lo ammetto. Ma non è andata così questa volta» e ci tiene a raccontare la sua storia «perché altre aziende possano prendere esempio da quella nella quale lavoro io».
Una gioia e una soddisfazione condivisa dallo stesso Simone Terreni. «Nel 2022 – ha affermato - l'assunzione di una donna in gravidanza non dovrebbe fare notizia: ma se fa notizia significa che nella nostra società qualcosa non funziona. O perlomeno c'è un nervo scoperto. Quando hai la possibilità di assumere una persona competente – ha aggiunto il titolare dell’azienda in un post su facebook - l'assumi e basta. Non ti metti a pensare a nulla. Nella mia azienda il 63% dell'organico è formato da donne, molte delle quali giovani. Federica quel posto se l'è meritato davvero e penso di aver fatto la cosa più naturale del mondo. Non è la prima volta che confermiamo una ragazza che mentre fa il suo periodo di prova resta incinta»s.
Una grande mamma insomma e un grande imprenditore che ha riconosciuto valore e dignità alle donne, alle mamme e ai nascituri, apprezzando al contempo sincerità, competenza e responsabilità dei dipendenti. Un esempio per le altre aziende, dicevamo, ma anche un monito per istituzioni e politica. Questa storia, infatti, è una dimostrazione di quanto si deve ancora investire per rendere le donne davvero libere e non dover essere sempre tra l’incudine e il martello di dover scegliere, purtroppo, di non aver figli – o nella peggiore delle circostanze addirittura abortire – pur di avere un lavoro. Un monito, inoltre, che speriamo possa smuovere le acque per maggiori incentivi proprio in favore di quelle realtà che valorizzano giovani, donne, mamme e famiglie.
La storia reale ed il coraggio di Federica e di Simone, ci auguriamo, non devono più essere trattate come “notizie” che fanno scalpore, ma come prassi. Allo stesso modo l’annuncio di una donna al proprio datore di lavoro di essere incinta non deve più essere vissuto, come ha fatto Federica in un primo momento, con ansia, paura e preoccupazione di perdere il lavoro, ma come una «bellissima notizia» (Terreni docet).