L’Avv. Pietro Guerini, Presidente del Comitato nazionale NO194, prende le mosse dal tristissimo, agghiacciante, folle omicidio del piccolo Loris , il bimbo di 8 anni ucciso a Ragusa per stracciare il fitto manto dell’ipocrisia di chi decide a tavolino quali sono i bambini che possono vivere e quali no; di quali omicidi le cronache si debbono occupare ed il pubblico sconvolgere e di quali non curarsi.
Chi ha diritto di vivere e chi no.
Spettabile redazione,
nel mentre si configura una possibile responsabilità della madre del piccolo Loris , vittima innocente del delitto di Ragusa, appare palese l’ipocrisia di coloro che si scandalizzano per l’eventuale condotta della sig.ra Veronica, alla luce della legalizzazione dell’aborto volontario, avvenuta per via parlamentare nel maggio del 1978 e ratificata di fatto a livello popolare nel 1981.
Ricordo che nel vigore di questa legge, che vogliamo abrogare per via referendaria con il nostro comitato a cui si può aderire tramite il sito www.no194,org, in 36 anni sono stati 6 milioni i figli legalmente e ufficialmente soppressi su decisione delle loro madri.
Chi ha soppresso il proprio figlio durante la gravidanza (al pari di chi ha contribuito con parole, opere od omissioni a tale evento) abbia il pudore di stare zitto, non potendo dare lezioni su cosa sia il rispetto verso la vita dei propri figli e, comunque, dei più piccoli.
Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato No194
Redazione
Fonte della lettera: RadioSpada