La candidatura alla presidenza della Regione Calabria per il centrodestra, dopo lunghi mesi di trattative tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia è ufficialmente quella di Jole Santelli. In vista delle elezioni del 26 gennaio, la Santelli è sostenuta da sei liste: Fratelli d’Italia, Udc, Lega, Casa della Libertà, Forza Italia e Santelli presidente.
Nella lista “Santelli presidente” per la circoscrizione Calabria Centro, c’è chi come Romano Pasquale Mazza si è detto pubblicamente disposto «a fare scelte coraggiose per il bene collettivo», come ha ribadito intervistato da Pro Vita & Famiglia.
Una promessa importante la Sua, fatta durante una trasmissione televisiva. Ma cosa intende precisamente per “scelte coraggiose”?
«E’ una promessa che rifarei, perché ci credo fermamente. Per scelte coraggiose intendo che bisogna fare un cambio di passo con il passato, anche se si tratta di scelte impopolari ma devono essere fatte, quindi in tutti gli ambiti. Dobbiamo pensare alla collettività. Penso ad esempio alla difesa della vita, parto proprio dalla mia esperienza personale: io e mia moglie abbiamo deciso di portare avanti una gravidanza, si tratta del nostro terzo figlio, una gravidanza rischiosa perché il bambino avrebbe potuto nascere con seri problemi di salute. Ma abbiamo deciso, proprio perché crediamo in certi valori, di tenere il bambino e farlo nascere. La promozione della natalità, il mettere al centro la famiglia sono valori in cui credo fermamente»
Cosa non le piace della situazione attuale e perché?
«Non mi piace il pressapochismo e che non si punti sullo sviluppo e la famiglia. Quindi non mi piace anche la poca coerenza per quanto concerne il lavoro e la crescita sociale della famiglia stessa. Si fa veramente poco anche per la crescita dell’occupazione giovanile. Non viene messo in atto nessun circolo virtuoso che incentivi il lavoro e questo, come si sa rischia di incidere fortemente sulla composizione del tessuto sociale del territorio»
Proposte concrete di cambiamento?
«Innanzitutto la riattivazione dell’economia, l’utilizzo di fondi comunitari che restituiamo il più delle volte alla Comunità Europea, senza invece utilizzarli per quelle che sono le reali necessità della nostra regione. Quindi l’investimento nei lavori pubblici, la burocratizzazione adeguata dell’apparato regionale possono aiutare molto anche per migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini».
di Manuela Antonacci