Il 2024 ha aperto i battenti da ormai una decina di giorni ma per qualcuno, il suo “primo vagito” è risultato indimenticabile e speciale. Così è stato per il “Capodanno di Luce”, organizzato e promosso dall’Officina del Sole e dalla Fraternità “Vivere da Dio”. Vera mente dell’intera iniziativa sono stati i The Sun, già protagonisti dell’accompagnamento musicale alle manifestazioni “Scegliamo la Vita” nel 2022 e nel 2023. L’idea è stata molto semplice e, al contempo, originale: una tre giorni (30 dicembre 2023 – 1° gennaio 2024) di convivenza, festa, musica, preghiera e testimonianze rivolta in modo particolare a giovani tra i 16 e i 26 anni (ma non solo). E un obiettivo ambizioso: condividere, in tutte le declinazioni possibili, gli stessi valori, quelli della vita e della luce. «Un Capodanno come non l’hai mai visto! Un nuovo inizio. Una nuova luce. Una nuova direzione. Da tutta Italia, per testimoniare (al mondo) che la vita può cambiare. E tu, hai voglia di ricominciare?». Così si leggeva sul sito dei The Sun, nella pagina a promozione della festa.
A distanza di una settimana, l’elevata partecipazione e il grande consenso ricevuto dai partecipanti al Capodanno di Luce hanno spinto i The Sun a rivolgere un accorato ringraziamento: «Ascoltiamo le vostre testimonianze piene di gratitudine e gioia, e tutto questo ci riempie il cuore! – si legge sulla pagina Facebook della rock band –. Però, la gratitudine principale la dobbiamo a Colui che ha donato la sua vita per salvarci e che con il suo Amore ci ha mostrato una strada diversa, nuova, a tratti folle, ma di vera pienezza. Chi l’avrebbe detto che attraverso una scintilla che parte da una canzone, da un album, da un modo diverso di scrivere e proporre musica poi si sarebbero manifestate esperienze così speciali e imprevedibili? Eppure... questo Capodanno di Luce è un’altra fulgida testimonianza di tutto questo!».
Nello stesso post, i The Sun ricordano «in modo speciale la bellissima testimonianza di Maria Rachele Ruiu», membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia, e della cantante Elena Martelli, «che hanno detto parole vere fino in fondo, senza paura e con grande coraggio, parole che parte dei presenti forse non avevano mai ascoltato prima in vita con una tale chiarezza». La stessa Ruiu è stata protagonista di una lunga conferenza, in cui ha toccato tutti i temi che quotidianamente la impegnano assieme alla sua onlus: vita, famiglia, educazione, sessualità, pornografia, bellezza del matrimonio. Accanto a ciò, temi di carattere più spirituale, con un accenno alla malattia, vissuta come occasione per rivolgere di più gli occhi al Cielo. Un dibattito per parlare apertamente del Paradiso come «possibilità per essere felici» e «testimoni credibili» di tale possibilità.
Il Capodanno di Luce è stato segnato anche da momenti di preghiera comunitaria, con il Te Deum, la Messa di inizio anno, accompagnata dall’omelia di don Alberto Ravagnani che, per gli organizzatori. è stata «un vero mandato missionario». «300 ragazzi hanno iniziato il 2024 divertendosi come dei matti perché c’era Dio ad unirli. DIO, non un cantante famoso – ha commentato sul suo profilo don Ravagnani –. Zero alcool, ma tante lacrime di gioia. Zero fumo, ma tanta frenesia. Zero pomiciate a caso, ma tanti abbracci veri».
Infine, le parole di Alessandro Magelli – presidente di Officina del Sole, i doni speciali di Officina del Sole a Fraternità e, alla band, «la foto finale in un clima di grande gioia e speranza... quanta bellezza, quanto BENE!». Un altro Capodanno è possibile. Un’altra vita è possibile. La felicità è possibile.