28/08/2019

Sacrificare i figli che stanno per nascere per fare carriera

L’attrice e show girl americana Alyssa Milano lo scorso 20 Agosto si è “confessata” pubblicamente, rendendo noti i suoi due aborti e giustificandoli con la sete di successo, carriera e volontà di «farsi strada». L’attrice si era già espressa sul tema, capeggiando con altre colleghe la protesta contro le leggi che proteggono il concepito, ma non escludono l’aborto, che molti Stati degli Usa hanno approvato nei mesi scorsi, descrivendole come legislazioni che «assaltano i corpi delle donne».

La Milano, 46 ​​anni, ha rivelato dunque di aver avuto due aborti quando aveva 20 anni. «Nel 1993, ho avuto due aborti», ha detto l’attivista pro aborto, «mi ero innamorata per la prima volta, un amore enorme. Ha riempito ogni parte della vita. È stato un momento gioioso, eccitante e potente della mia vita». La Milano ha detto allora che decise di controllare, dunque eliminare, i frutti concepiti da quell’amore, perché si stava concentrando sulla sua carriera e «non era pronta per essere un genitore». Tuttavia l’esperienza dei due aborti è «stata devastante. Sono stata cresciuta cattolica e sono stata improvvisamente messa in conflitto con la mia fede. Ho voluto scegliere una carriera, un futuro ma ho sofferto di ansia paralizzante a volte. Ho scelto. È stata una mia scelta. Ed è stata assolutamente la scelta giusta per me», ha detto. «Non è stata una scelta facile. Non era qualcosa che volevo ma era qualcosa di cui avevo bisogno», per la carriera e il futuro nel mondo dello spettacolo.

Non è la prima volta che accade, una ragazza, Josie Cunnigham che vive nel Regno Unito, era al quarto mese di gravidanza ma ha deciso di abortire. Il motivo è, a dir poco, raccapricciante: selezionata per prender parte al Grande Fratello, decise di abortire per evitare complicazioni durante lo show. «Sono sul punto di diventare famosa» disse «e non ho nessuna intenzione di rovinare tutto ora. Un aborto favorirà la mia carriera: il prossimo anno non voglio avere un bambino. Voglio diventare famosa, alla guida di una Range Rover rosa brillante e voglio comprare una grande casa. Niente potrà intromettersi sulla mia strada».

Il caso del 2015 era stato ripreso da molti quotidiani inglesi e, come quello della Milano, fa parte di una nuova strategia di comunicazione delle grandi imprese pro aborto. Successo personale, carriera e ambizioni? Solo per le donne libere, non dal sesso, ma dalla maternità. Al successo si dovrebbe sacrificare tutto e tutti, persino i propri sentimenti e i propri figli concepiti. Una tirannia, falsa, alla quale non ci si può piegare mai.

Luca Volontè

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