Domani Gianna Jessen doveva incontrare gli studenti romani dell’Università di Roma 3: siamo stati costretti a spostare l’evento di domani, giovedì 18, alle ore 16 in Cappellania (Basilica San Paolo).
Più di due settimane fa l’Università aveva concesso l’aula. Tutto era stato perciò organizzato e pubblicizzato.
Oggi, a meno di 24 ore dall’evento, la presidenza ha comunicato che la concessione dell’aula per il convegno della Gianna Jessen è stata revocata: alcuni professori e alcuni studenti hanno protestato con pretesti fumosi: la verità è che non si può fare una conferenza contro l’aborto: il pensiero unico che si impone con sistemi totalitari ha detto NO.
L’aula richiesta, anche se ha cambiato nome, comunque era stata concessa, quindi ci si era bene intesi su quale fosse. La Gianna Jessen in America non fa politica: fa testimonianze pro vita e al limite pro Gesù Cristo (ma non è neanche Cattolica...): avrà diritto nel suo Paese ad avere comunque preferenze politiche?
A Roma 3 si fa politica tutte le settimane: i collettivi studenteschi di sinistra hanno tutto lo spazio che vogliono per riunirsi in riunioni squisitamente politiche.
Il problema dell’Università Roma 3, con Gianna Jessen, è solo ideologico.
La cultura della morte si impone con sistemi antidemocratici (chi non rispetta la vita non può essere democratico!)
Siamo stati costretti a spostare l’evento di domani giovedì 18 alle ore 16 alla Cappellania dell’università Roma 3, presso la Basilica di San Paolo.
Un motivo in più per esserci.
Redazione
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