29/06/2024 di Toni Brandi

Su Notizie ProVita & Famiglia di luglio: un’analisi accurata dei dati ministeriali sulla fecondazione artificiale

In Italia centinaia di migliaia di bambini piccolissimi ogni anno vengono eliminati come niente fosse. Perché effettivamente sono considerati niente. Viene pervicacemente negata l’umanità al concepito e perciò dal 1978 è diventato legale abortirlo in nome di una falsa liberazione delle donne. Ma se i piccoli nel grembo materno possono essere uccisi, è ovvio che si possa far loro di tutto. In particolare, possono essere assemblati, selezionati, smembrati, congelati e scongelati con le diverse tecniche in uso per la fecondazione artificiale. La legge 40 del 2004 ha “regolamentato” la questione, invece di vietarla radicalmente, e quindi - nel numero di luglio - agosto 2024 di Notizie ProVita & Famiglia -  ecco i numeri dell’ecatombe che continua nell’indifferenza generale. 

«Ma si dà la vita a un bambino e un figlio a chi soffre per la sterilità!», è l’obiezione più comune di chi non ragiona sul fatto che per far nascere quel figlio mediamente si uccidono una decina di suoi fratellini. Leggete i numeri pubblicati dall’ultima Relazione ministeriale annuale sulla legge 40. Quegli «embrioni sacrificati» sono bambini piccolissimi. Non ci stancheremo mai di ripetere questa realtà oggettiva e inoppugnabile. Le coppie sterili, a cui esprimo la mia più profonda solidarietà, non hanno "diritto" a un figlio, perché il figlio non è un oggetto su cui si possono vantare diritti. Il desiderio di paternità e maternità si realizza in molti altri modi e per i più coraggiosi c'è l'adozione. 

Del resto, se è vero, com'è vero, che sono fondamentali i 1.000 giorni di vita dei piccoli per uno sviluppo sereno, come spiega l’illustre neonatologo Carlo Bellieni a p. 23, questi 1.000 giorni cominciano dal momento del concepimento che natura vuole che avvenga «dentro l’urna molle e segreta» del grembo materno e non in una fredda capsula di Petri, piena di un brodo di coltura in cui neanche si sa che c’è.

Il lavoro di analisi dei dati sulla applicazione della legge 40 fatto dal dottor Angelo Francesco Filardo dell'AIGOC e pubblicato nel numero 131 della nostra Rivista è un rapporto scientifico prezioso, da leggere e da custodire gelosamente per avere gli strumenti necessari per combattere la buona e pacifica "battaglia" in favore dei diritti dei più piccoli, dei più fragili, dei bambini concepiti  e  anche per tutelare il diritto alla salute psico-fisica delle donne che non riescono ad aver figli spontaneamente. 

 
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