L’Associazione Nonni 2.0 promuove un incontro dal titolo “Il diritto di essere uccisi: verso la morte del diritto”.
Un titolo, questo, alquanto significativo, specialmente dal momento che presto il governo sarà chiamato ad esprimersi in materia di eutanasia e suicidio assistito.
Ebbene, il “diritto” ad essere uccisi rappresenta la fine di ogni diritto, non solo per il singolo che formula tale richiesta, ma per la società tutta. Per quanti paletti si possano mettere all’eutanasia ed al suicidio assistito, essi cadranno, uno dopo l’altro, com’è avvenuto nei vari Paesi che hanno già legalizzato queste pratiche.
Perché sé la morte indotta è ritenuta essere un diritto e se in quanto diritto non può essere negata a nessuno, allora alla morte indotta va reso il libero accesso per chiunque, per qualsiasi malattia, qualsiasi disabilità, qualsiasi problema psicologico si possa avere.
E allora, se in una condizione particolarmente vulnerabile una persona volesse togliersi la vita e lo Stato le desse questo sereno via libera, non rappresenterebbe esso, forse, una sorta di incoraggiamento a farla finita?
Se Stato invece di fornire ai sofferenti sostegno, cure, assistenza fisica e psichica, rende loro la vita impossibile con cure costosissime, da un lato, e strade spianate ad eutanasia e suicidio assistito, dall’altro, non sta, forse, suggerendo a chi è nel dolore di perseguire quest’ultima via?
Noi di Pro Vita e Famiglia riteniamo, invece, che il sofferente non sia un peso inutile di cui liberarsi, ma una persona degna di amore, rispetto, assistenza. Per questo, anche noi, come l’Associazione Nonni 2.0, riteniamo che queste pratiche letali conducano alla fine dei diritti e della libertà di tutti.
Per chi fosse interessato, l’evento avrà luogo il 12 settembre alle ore 21.00 presso il teatro “Rosetum” di Milano. Per vedere la locandina, cliccare qui.
Luca Scalise