Un medico svizzero è stato dichiarato colpevole per la morte, tramite suicidio assistito, di una donna che in realtà non era malata. Ne da notizia SwissInfo.
Un tribunale di Ginevra, infatti, ha condannato il vicepresidente regionale dell'EXIT, Pierre Beck, per aver aiutato una donna di 86 anni a morire quando invece non era malata. E’ stato dichiarato colpevole di infrazione della legge federale sulle sostanze terapeutiche e gli è stata data una pena detentiva, però sospesa, di 120 giorni. Il tribunale ha quindi confermato un ordine penale emesso dall'ufficio del procuratore generale svizzero .
Beck, infatti, avrebbe fornito una dose letale di pentobarbital nell'aprile 2017 per la donna anziana. Voleva morire con suo marito, che era molto malato. Secondo Swissinfo , Beck ha ammesso di aver agito oltre i criteri, ma ha detto che non si è pentito della sua azione e, di fronte a una situazione simile, ha detto che che probabilmente lo farebbe di nuovo. Si tratta però di reato, appunto, perché la legge svizzera non consente il suicidio assistito per motivi che si potrebbero definire “esistenziali”.
di Salvatore Tropea