27/11/2012

Svizzera: perplessità dei vescovi sull’iniziativa contro il rimborso assicurativo dell’aborto

“Non si tratta solo di una questione finanziaria, ma di un caso di coscienza”: così la diocesi di Coira, in Svizzera, commenta l’iniziativa popolare “Finanziare l’aborto è un affare privato”. Lanciata nel luglio 2011, l’iniziativa chiede che le compagnie assicurative sanitarie obbligatorie non coprano più le spese per gli interventi abortivi. Una dichiarazione ufficiale della Conferenza episcopale svizzera verrà diffusa a dicembre, al termine della Plenaria. Nel frattempo, però, mons. Markus Büchel, vescovo di San Gallo e presidente eletto dei vescovi, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi al quotidiano ‘Blick’, si è detto contrario alla proposta poiché essa “colpirà soprattutto le donne in difficoltà economica”. Richiamando, poi, la dottrina della Chiesa per la quale la protezione della vita è “una questione assolutamente centrale”, il presule ha evidenziato che lo scopo finale della proposta non è “la riduzione del numero di aborti”, bensì solo lo stop al loro finanziamento. Al contrario, l’obiettivo primario della Chiesa è quello di “sostenere le donne a decidersi per la vita del figlio non ancora nato”. Sulla stessa linea anche Mons. Martin Werlen, abate di Einsiedeln: “L’iniziativa regolerebbe l’aborto nella categoria degli affari privati, cosa che non è assolutamente vera. – ha detto – Dovere della Chiesa è, invece, fare il possibile affinché le donne rinuncino all’interruzione volontaria di gravidanza”.

Fonte: Radio Vaticana

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