Come spiegavamo anni fa l’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, avrebbe mostrato chiaramente di avere determinati obiettivi, anzitutto contraccezione e aborto libero, anche per minorenni e senza la necessità del consenso dei genitori.
Ma nel curriculum dell’UNFPA, pare ci sia anche un chiaro tentativo di imporre la diffusione della contraccezione e dell’aborto libero in cambio di aiuti agli Stati, costringendo quindi i Paesi bisognosi a collaborare alla diffusione ideologica del sesso sregolato e dell’aborto. A ciò, si aggiungerebbe anche una certa complicità con la politica di pianificazione familiare che in Cina ha provocato e continua a provocare una vera e propria strage degli innocenti attraverso la pratica brutale dell’aborto forzato.
Sostanzialmente per questo, due anni fa, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha tagliato i finanziamenti all’UNFPA. Ed ora, nuovamente, un articolo di Life News ci comunica che il presidente Trump ha ordinato per il terzo anno il defunding dell’UNFPA.
«Nell’annuncio», spiega l’articolo, «il Segretario di Stato Mike Pompeo ha stabilito che “;le politiche di pianificazione familiare della Cina implicano ancora l’uso dell’aborto coercitivo e delle pratiche di sterilizzazione involontaria”, condizioni che secondo la legge statunitense richiedono la fine dei finanziamenti».
Ora, quei fondi inizialmente destinati al Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione saranno dirottati su iniziative volte a promuovere la salute femminile e che, quindi, non includano l’aborto, che danneggia fortemente le donne, sia sul piano fisico che psichico. Una decisione, questa di Donald Trump, quanto mai necessaria, come affermava già in passato il presidente di Women’s Rights Without Frontiers, Reggie Littlejohn, sulla pericolosità della situazione: «Nella misura in cui la comunità globale sta finanziando l’UNFPA, il sangue delle donne e dei bambini cinesi è nelle nostre mani».
Rendiamoci sempre conto, dunque, di cosa promuove di nascosto chi apertamente parla di diritti e libertà, per poter, così, sfuggire a quella dittatura del pensiero unico che ci viene imposta.
Luca Scalise