Rilanciamo volentieri l’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII che anche quest’anno ha organizzato una fiaccolata, per aumentare l’attenzione della società per la vita nascente e ricordare l’ingiustizia dell’aborto.
L’evento si intitola ” ‘Fiaccolata per la vita nascente’.” e si svolge a Modena il 26 marzo.
Quasi un anno fa a Modena abbiamo vissuto un’esperienza che ci ha riempito di gioia.
Centinaia di persone della nostra città hanno scelto di ‘metterci la faccia’ e di scendere in strada, di camminare per le vie del centro storico di Modena in una preghiera pubblica per la vita nascente, mostrando coi fatti che hanno a cuore il destino di questi nostri fratelli più piccoli e delle loro mamme.
E questa ‘passione’ ha unito credenti in Cristo appartenenti a diverse Chiese: cattolici, ortodossi ed evangelici si sono ritrovati insieme a pregare per i più piccoli della società. Si tratta di un evento raro, forse unico. E anche in questo caso non è stato facile superare diffidenze. C’erano state in passato esperienze di collaborazione, ma mai nella forma di una preghiera.
Ma la sensibilità per i poveri e i deboli alla fine ha prevalso. Per dirla con le parole del pastore evangelico Giorgio Mattioli: «Riconosciamo il diritto alla vita di ogni bambino e, pur mantenendo ciascuno la propria identità, siamo d’accordo di unirci per uno scopo comune».
Abbiamo così scoperto con stupore e gioia che l’interesse per questi bambini e per i loro diritti non era patrimonio di una singola associazione o singola comunità ecclesiale, ma che il cuore di tanti batte per questi piccoli, che lo Spirito Santo suscita attenzione per la vita ovunque, e questo è stato un elemento di grande incoraggiamento per tutti.
Così il 6 aprile 2016, in prossimità della solennità dell’Annunciazione, giorno del concepimento di Gesù, quasi 400 persone hanno attraversato il centro cittadino, fino alla centrale piazza Grande, con preghiere e riflessioni animate dalle diverse comunità, intervallate da alcune testimonianze.
Sentire le parole di Annamaria e Francesco che hanno accolto la piccola Maddalena, dicendo no all’aborto, pur sapendo che loro figlia sarebbe vissuta solo poche ore fuori dal grembo, e quelle di Diana, che ha condiviso il suo cammino di sofferenza e di rinascita dopo un aborto, ci hanno aiutato a comprendere quanto questi bimbi segnino la vita di tutti noi e quanto sia da valorizzare la loro presenza.
In piazza abbiamo ascoltato le parole dell’Arcivescovo di Modena-Nonantola, don Erio Castellucci, e dei rappresentanti delle altre comunità religiose presenti (una ortodossa e due evangeliche). Molto apprezzate le parole di padre Constantin Totolici, della Chiesa ortodossa rumena: «La vita è il più grande dono che abbiamo da Dio, a lui appartiene. Perciò la scelta che un bambino viva o muoia non appartiene alla madre o al padre, ma solo a Dio. Infatti, il dono di un bimbo nel grembo viene dall’alto, non l’hanno creato solo i genitori».
Questa preghiera, nata da un’idea della Comunità Papa Giovanni XXIII, e fatta propria da una trentina di associazioni ecclesiali della Diocesi, si era già svolta in anni passati, ma nel 2016 per la prima volta è stata estesa a livello ecumenico. Una modalità che ci ha fatto scoprire che l’essere uniti in preghiera rende più efficace e credibile questa invocazione, che deve crescere per superare le tante resistenze umane che ancora ostacolano la piena accoglienza della vita nel suo germoglio.
Pertanto anche quest’anno la riproponiamo: domenica 26 marzo 2017, alle 18, in Largo Porta Sant’Agostino, a Modena, saremo di nuovo insieme cattolici, ortodossi ed evangelici, a pregare e a chiedere che tutta la società, a partire da noi stessi, dedichi più attenzione e porti più rispetto a questi piccoli.
Diversi sono gli elementi di novità, a partire dal maggior numero di adesioni pervenuto, soprattutto tra le comunità evangeliche, sia quelle italiane che quelle africane.
Inoltre ci saranno diverse testimonianze: una mamma che ha accolto la vita in una situazione difficile a causa della sua salute, un volontario che incontra mamme in difficoltà, un farmacista obiettore di coscienza. E poi vedremo quali sorprese ci riserverà lo Spirito...
Per condividere questo momento di grazia, invitiamo tutti a prendere parte a questo momento speciale.
Andrea Mazzi
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